Paziente morta al San Carlo: "operazione" sui nastri dell'intercettazione?
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POTENZA, 11 SETTEMBRE 2014 - A pochi giorni dalla diffusione, ad opera della testata Basilicata24, dell’intercettazione ambientale ai dottori Michele Cavone e Fausto Saponara (quest’ultimo inizialmente ritenuto l’autore della registrazione), in merito all’ammissione del primo di un suo errore in fase di intervento cardiochirurgico, spuntano nuovi particolari sulla vicenda, le cui dinamiche sono ancora oggetto di indagini della Procura di Potenza.
Le indagini sarebbero partite nel febbraio del 2014, a seguito di una denuncia anonima, e non di segnalazione dei familiari della defunta, come inizialmente riportato da tutti i media. Per quanto riguarda il file audio, lo stesso dottor Cavone dichiara che la registrazione è stata effettuata nel mese di maggio 2013, pochi giorni dopo dall’evento ma ad oltre un anno dalla sua diffusione sul sito Basilicata24. Ci si domanda quindi perché si sia fatto passare così tanto tempo prima della consegna del nastro, e perché lo stesso non sia stato rimesso nelle mani degli inquirenti: che si volesse coprire qualcuno? A suffragare questa tesi ci sarebbe la dichiarazione degli investigatori, secondo i quali l’audio risulta tagliato in diversi punti. Cosa non doveva trapelare all’esterno?
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Il clamore mediatico scatenato da questa vicenda ha portato il direttore generale, Giampiero Maruggi, a disporre un’inchiesta interna per far luce sul caso, che va quindi ad affiancarsi a quella giudiziaria, già in corso; i due medici nel frattempo sono stati sospesi, ma solo dall’attività chirurgica, e con loro anche il primario, altri due cardiochirurghi, l’anestesista e l’infermiere di sala operatoria.
(foto www.ospedalesancarlo.it)
Giuseppe Puppo