Parma, arrestato Manenti per 'Reimpiego di capitali illeciti'
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ROMA, 18 MARZO 2015 - Per il presidente dei gialloblù sono scattate le manette nelle prime ore del mattino: l'accusa è di reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante del metodo mafioso. Arrestate altre 21 persone. [MORE]
Il patron del Parma, Giampietro Manenti, è stato arrestato nell’ambito di un’operazione, denominata "GFB-Oculus", condotta dal Nucleo di polizia tributaria di Roma su delega della Procura della Repubblica della capitale e del pm Giorgio Orano. Manenti è accusato di reimpiego di capitali illeciti. Con lui sono state arrestate altre 21 persone: tra i reati contestati ci sono peculato e autoriciclaggio con l’aggravante del metodo mafioso. Questa mattina gli agenti della Guardia di Finanza, che stanno conducendo le indagini che hanno portato all'arresto del numero uno gialloblù, si sono presentati a Collecchio per ispezionare gli uffici del Parma Fc.
Nel corso delle indagini è stato dunque applicato, per la prima volta, il nuovo reato di autoriciclaggio introdotto nel dicembre 2014. Si tratta - ha detto a Roma il procuratore aggiunto Michele Pristipino - di "condotte di reato estremanente gravi che erano in atto e che si sarebbero perfezionate se non fossero stati eseguiti i provvedimenti". Decine di milioni di euro trasferiti attraverso un sofisticato sistema di hackeraggio, da banche a carte di credito di fondazioni e della squadra calcio del Parma.
Non si è fatta attendere la reazione del sindaco della città ducale, Federico Pizzarotti, che ha twittato "Lo dissi da subito: a Parma nessun spazio per i disonesti. Nessun sciacallo tocchi i parmigiani, la città e la nostra squadra".
Immediato anche il commento del capitano del Parma, Alessandro Lucarelli, che all’arrivo al centro sportivo ha rilasciato qualche parola ai giornalisti presenti: "Non ho niente da dire, voglio capire prima quelle che sono le motivazioni, se c'entra il Parma o meno. Non mi sento di fare nessuna dichiarazione se non che ogni giorno prendiamo bastonate in faccia, e parlo della città, della tifoseria, della squadra. Mi auguro che prima o poi tutto questo finisca perchè non ne possiamo più. Se sarà difficile poter giocare domenica? E' da tanto che è difficile giocare, non è da ora. E' da novembre, per tutta una serie di motivazioni stiamo andando avanti, lo facciamo per le persone che ci stanno dietro, ma verrebbe voglia veramente di chiudere tutto. Sta diventando una farsa e lo dico con tristezza, perchè è tutto uno schifo".
Giuseppe Sanzi