Parco nazionale di Komodo: una delle meraviglie del mondo dal 2011
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
INDONESIA, 6 MARZO – Oggi anche Google ha voluto celebrare i 37 anni di una delle più selvagge meraviglie del mondo: il parco di Komodo, in Indonesia, che dal 1991 è annoverato tra i siti considerati patrimonio dell’UNESCO e dal 2011 tra le nuove sette meraviglie del mondo. [MORE]
Il parco prende il suo nome dall’isola vulcanica di Komodo, la più estesa tra quelle su cui si estende l’area protetta insieme a Rinca e Padar e ad altre isole minori dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda, a est di Giava.
I draghi di Komodo sono impressionanti: possono raggiungere i tre metri di lunghezza e hanno una coda lunga tanto quanto il corpo. Il nome scientifico di questi lucertoloni è Varanus komodoensis: vivono in Indonesia, nelle isole di Komodo, Rinca, Flores, Gili Motang e Gili Dasami. I draghi di Komodo furono scoperti dagli scienziati nel 1912, quando furono osservati dall’olandese J.K.H. Van Steyn, che all’epoca amministrava una località sull’isola Flores, Reo. I draghi di Komodo sono molto noti per la loro voracità: sono carnivori, si cibano di animali già morti e in un unico pasto possono accumulare una quantità di carne equivalente alla metà del loro peso. Non sono mancate le volte in cui i draghi del parco si sono nutriti di carne umana: attaccando le persone o diseppellendo cadaveri nei cimiteri. Inoltre, diventano abbastanza aggressivi se si sentono minacciati o se hanno fame. Se anche la preda dovesse riuscire a fuggire, è sufficiente che il drago l’abbia morsa per non lasciarle scampo. Nella saliva del drago vivono 50 ceppi di batteri che in pochi giorni avvelenano il sangue della vittima fino a ucciderla.
Il loro peso è notevole: un varano adulto pesa circa 80 chilogrammi, raramente può arrivare a 100, ma la sua stazza non gli impedisce di compiere movimenti agili che gli permettono di attaccare prede da 450 kg e raggiungere mediamente i 5km/h.
Complessivamente ci sono circa 5.000 esemplari nelle isole, la specie è definita vulnerabile ed è inserita nella Lista rossa IUCN, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. I draghi di Komodo sono considerati a rischio estinzione perché le femmine in grado di riprodursi sono solo 350.
Fonte immagine focusjunior
Claudia Cavaliere