Papa Ratzinger, chiedo perdono a "Dio e alle persone coinvolte" per abusi sui minori
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Città del Vaticano - Papa Benedetto XVI ha chiesto perdono ''a Dio e alle persone coinvolte” per gli abusi su minori da parte di religiosi, e ha promesso di ''fare tutto il possibile” perchè ''non possa succedere mai piu'''. Incluso usare il ''bastone'' contro i comportamenti ''indegni della vita sacerdotale'' e contro la ''tolleranza'' verso quelle azioni, ma anche contro l'eresia e ''i falsificatori della fede''. [MORE]
Severita' accompagnata, comunque da un sostegno, ''che aiuti gli uomini a poter camminare su sentieri difficili e a seguire il Signore'': sara' questa - ha spiegato il pontefice concludendo l'Anno sacerdotale con una messa celebrata in piazza S.Pietro con 15 mila sacerdoti provenienti da un centinaio di Paesi del mondo - la linea prossima ventura della Chiesa travolta dagli scandali, dei quali raramente papa Ratzinger ha parlato cosi' esplicitamente, fatta eccezione per la Lettera ai fedeli d'Irlanda. Senza escludere una spiegazione quasi provvidenziale della cascata di fango piovuta sul sacerdozio, il cui ''brillare'' ''non sarebbe piaciuto'' al 'nemico', inteso come diavolo tentatore. L'omelia della messa di questa mattina, accompagnata da una candida scenografia di camici e stole bianche sotto un sole cocente, ha preso le mosse dalla fine della veglia di ieri sera, durante la quale il Papa aveva spiegato che il sacerdozio non e' un ''ufficio qualunque'', difendendone la sacralita' e il celibato.
Un ministero segno della ''audacia di Dio'' nell'affidare a ''un povero uomo'' la sua presenza tra gli uomini e la sua azione nel mondo, alla quale il sacerdote deve rispondere con ''gratitudine'' facendo il possibile per conformarsi al suo esempio e alla sua parola. Una sfida che, a suo giudizio, molti giovani sarebbero pronti ad accogliere, dando una svolta alla crisi delle vocazioni. ''Era da aspettarsi che al 'nemico' - ha detto - questo nuovo brillare del sacerdozio non sarebbe piaciuto'' - ha osservato introducendo il tema della pedofilia - e cosi' e' successo che, proprio in questo anno di gioia per il sacramento, siano venuti alla luce i peccati dei sacerdoti, soprattutto l'abuso nei confronti dei piccoli''.
''Chiediamo insistentemente perdono a Dio e alle persone coinvolte'', ha detto il papa, promettendo piu' attenzione nella selezione delle vocazioni e un accompagnamento piu' attento alle loro azioni. ''Anche la Chiesa - ha aggiunto - deve usare il bastone del pastore'', perche' anche questo puo' ''essere un servizio di amore''. Cio' che non e' tollerare ''comportamenti indegni della vita sacerdotale''. Il Papa ha poi messo in guardia i sacerdoti dal ''buio'' imposto dal ''nostro tempo'' al senso della vita, un'epoca che sembra riproporre la figura di un Dio ''lontano'', come nelle religioni primitive e ''stranamente'' - ha osservato - ''riemerso nell'Illuminismo'' in nome del dominio della ragione. Benedetto XVI ha quindi esortato i sacerdoti a sentire Dio vicino, anzi a farsene compenetrare fino a vedere e diffondere la sua luce anche nella ''valle oscura'' della morte e della tentazione del peccato. E a diffondere, insieme ai loro fedeli, ''acqua della vita'' ''a tutti gli uomini di questo tempo, assetati e in ricerca''.
(ansa)