ROMA, 25 DICEMBRE - Papa Francesco, nel suo messaggio di Natale prima della benedizione Urbi et Orbi, ha invocato la pace per "chi è stato ferito o ha perso una persona cara a causa di efferati atti di terrorismo”.[MORE]
Il Pontefice ha poi citato profughi, migranti e rifugiati, "popoli che soffrono per le ambizioni economiche di pochi e l'avida ingordigia del dio denaro". “Pace ad abbandonati ed esclusi, a quelli che soffrono la fame e a coloro che sono vittime di violenze", ha continuato il Papa.
"Pace alle donne e agli uomini dell'amata Terra Santa, scelta e prediletta da Dio. Israeliani e Palestinesi abbiano il coraggio e la determinazione di scrivere una nuova pagina della storia, in cui odio e vendetta cedano il posto alla volontà di costruire insieme un futuro di reciproca comprensione e armonia".
In conclusione, il Pontefice si è rivolto “agli uomini e alle donne nella martoriata Siria, dove troppo sangue è stato sparso. Soprattutto nella città di Aleppo, teatro nelle ultime settimane di una delle battaglie più atroci, è quanto mai urgente che si garantiscano assistenza e conforto alla stremata popolazione civile, rispettando il diritto umanitario. È tempo che le armi tacciano definitivamente e la comunità internazionale si adoperi attivamente perché si raggiunga una soluzione negoziale e si ristabilisca la convivenza civile nel Paese".
Luna Isabella
(foto da mezzo-pieno.it)
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