Papa Francesco e la battaglia contro la polmonite bilaterale: tra fede, cure e ipotesi di dimissioni
Chiesa e Società Lazio Roma

Papa Francesco e la battaglia contro la polmonite bilaterale: tra fede, cure e ipotesi di dimissioni

mercoledì 19 febbraio, 2025

Roma - Le condizioni di salute di Papa Francesco preoccupano il mondo intero.
Il pontefice, 88 anni, sta affrontando una polmonite bilaterale con infezione polimicrobica, un quadro clinico complesso che richiede cure intensive e un prolungato periodo di recupero.
Sebbene la diagnosi appaia severa, il Santo Padre continua a seguire il suo impegno pastorale, dimostrando la forza che lo ha sempre contraddistinto.


La diagnosi e il percorso terapeutico


Bergoglio è attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, dove riceve una terapia a base di antibiotici e cortisone per contrastare l'infezione.
La sua condizione è aggravata da una bronchiectasia asmatiforme, che rende difficoltosa la respirazione e aumenta il rischio di complicazioni.
L'immunodepressione, unita a problemi di mobilità dovuti alla gonartrosi al ginocchio, rende il decorso ancora più delicato.


Secondo gli specialisti, l'infezione polimicrobica è particolarmente insidiosa, in quanto causata dalla presenza simultanea di batteri, virus e funghi, che mettono a dura prova le difese immunitarie.
Le terapie somministrate finora non hanno ancora portato a un miglioramento significativo, tanto da richiedere un adeguamento del protocollo farmacologico.


L'unzione degli infermi e la forza della fede


Nei giorni scorsi, Papa Francesco ha ricevuto l'unzione degli infermi, un rito sacramentale spesso associato ai momenti critici della vita.
Tuttavia, fonti vicine al Vaticano sottolineano che si tratta di una pratica comune per i fedeli gravemente malati e che non deve essere interpretata come un segnale di imminente pericolo di vita.


Padre Antonio Spadaro, sottosegretario per la cultura ed ex direttore della rivista Civiltà Cattolica, ha dichiarato che Francesco è un uomo dalla straordinaria energia vitale.
“Non è una persona che si lascia andare, non è un uomo rassegnato. Lo si è visto anche in passato”, ha affermato Spadaro, evidenziando la tenacia con cui il pontefice ha affrontato altre sfide di salute.


Possibili dimissioni? La lettera firmata nel 2013


Tra i fedeli e gli osservatori vaticani si è riacceso il dibattito su una possibile rinuncia al pontificato.
Papa Francesco ha sempre riconosciuto la possibilità di lasciare l'incarico in caso di impedimenti fisici o mentali gravi.
Già nel 2013, poco dopo la storica rinuncia di Benedetto XVI, Bergoglio firmò una lettera di dimissioni da utilizzare in caso di malattia invalidante.
Il documento fu consegnato all'allora Segretario di Stato, Tarcisio Bertone.


Tuttavia, in più occasioni il pontefice ha ribadito che considera il suo ministero “ad vitam”, ovvero a vita.
In un'intervista rilasciata nel 2022, ha chiarito che non si farebbe chiamare Papa emerito, ma semplicemente vescovo emerito di Roma.
In caso di ritiro, ha dichiarato che vorrebbe vivere in una chiesa, continuando a confessare i fedeli e visitare i malati.


Prospettive e incertezze sul futuro


Gli esperti ritengono che il recupero del Papa potrebbe richiedere settimane di degenza e terapie mirate.
Il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive, ha spiegato che la terapia attuale è complessa, perché deve contrastare diversi patogeni e, al tempo stesso, gestire la componente asmatica della malattia.


Nonostante la gravità della situazione, ci sono segnali incoraggianti: il Papa non ha febbre e continua a lavorare, il che suggerisce che il suo organismo stia reagendo positivamente ai trattamenti.
Tuttavia, il rischio principale resta la sepsi, un'infezione sistemica che potrebbe compromettere il funzionamento degli organi vitali.


Conclusione: la Chiesa tra speranza e attesa


La salute di Papa Francesco è al centro delle preghiere e delle preoccupazioni dei fedeli di tutto il mondo.
Il Vaticano continua a monitorare con attenzione la situazione, aggiornando periodicamente i bollettini medici.
Mentre la Chiesa affronta un periodo di incertezza, la figura di Bergoglio rimane un punto di riferimento spirituale e umano.


Se e quando il Papa deciderà di rinunciare al suo incarico resta un interrogativo aperto.
Per ora, il messaggio che arriva dal Gemelli è chiaro: Francesco non si arrende e lotta con la forza della fede e della speranza.


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