Papa Francesco a sorpresa a San Pietro per il Giubileo degli Ammalati: "La sofferenza ci rende più umani" (Video)


Papa Francesco sorprende i fedeli in Piazza San Pietro per il Giubileo degli Ammalati: un messaggio di speranza, compassione e denuncia delle violenze contro i sanitari
Francesco in Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo degli Ammalati e del mondo della sanità. Il Pontefice, accolto da un abbraccio caloroso dei fedeli, è stato trasportato in sedia a rotelle fino all’altare, dove ha rivolto parole di speranza, conforto e denuncia.
“Buona domenica a tutti”, ha salutato più volte, con un sorriso carico di affetto e gratitudine. Un gesto semplice ma potente, che ha commosso i presenti e ribadito la centralità dell’incontro umano, specialmente nei momenti di fragilità.
La malattia come prova e come occasione di amore
Nel testo preparato per l’Angelus, Papa Francesco ha condiviso con i presenti un pensiero intimo sulla malattia: “Sento il 'dito di Dio' e sperimento la sua carezza premurosa”, ha detto, facendo riferimento al proprio periodo di convalescenza. “Chiedo al Signore che questo tocco del suo amore raggiunga coloro che soffrono e incoraggi chi si prende cura di loro”.
Nel corso della sua omelia, letta da monsignor Rino Fisichella, il Santo Padre ha definito la malattia come “una delle prove più dure della vita”, ma anche come una porta attraverso cui Dio si fa vicino, pronto a consolare e a sostenere. “Anche in questi momenti – ha detto – Dio non ci lascia soli”.
Appello contro le aggressioni al personale sanitario
Papa Francesco ha rivolto un forte appello contro le aggressioni ai medici, infermieri e operatori sanitari:
“La loro missione non è facile e va sostenuta e rispettata. Non sempre lavorano in condizioni adeguate, e spesso sono persino vittime di violenza”.
Il Pontefice ha chiesto un impegno concreto: “Auspico che si investano le risorse necessarie per la sanità e la ricerca, affinché i sistemi sanitari siano inclusivi, vicini ai più fragili e attenti ai più poveri”.
“Il letto del malato può diventare un luogo santo”
Con una profonda carica umana e spirituale, il Papa ha invitato tutti a non escludere i sofferenti dalla vita sociale:
“Non releghiamo chi è fragile lontano dalla nostra vita. Il dolore condiviso è un’occasione per crescere insieme”.
Ha poi citato il suo predecessore, Benedetto XVI, ricordando le sue parole sulla sofferenza:
“Una società che non riesce ad accettare i sofferenti è una società crudele e disumana”.
Nel messaggio rivolto agli ammalati, Francesco ha parlato con il cuore in mano: “Condivido l’esperienza della debolezza, della dipendenza, del bisogno di aiuto. È una scuola di vita dove impariamo ad amare e lasciarci amare”.
Un messaggio di speranza anche per il personale sanitario
Il Papa ha infine rivolto parole di gratitudine e incoraggiamento a medici e infermieri, veri pilastri silenziosi della società:
“Il Signore vi offre l’opportunità di rinnovare continuamente la vostra vita, nutrendola di gratitudine, misericordia e speranza”.
Li ha invitati ad accogliere la presenza dei malati “come un dono, capace di guarire anche i cuori di chi cura”.