Palermo, sequestrati dalla Dia beni per 250 milioni riconducibili al clan Galatolo
Cronaca Sicilia

Palermo, sequestrati dalla Dia beni per 250 milioni riconducibili al clan Galatolo

giovedì 20 febbraio, 2014

PALERMO, 20 FEBBRAIO 2014 - Sequestrati questa mattina, dalla Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, beni immobili, aziende e rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 250 milioni di euro, riconducibili ad esponenti del clan Galatolo. L'operazione, condotta all'alba, avrebbe evidenziato un legame tra il clan mafioso e le attività del mercato ortofrutticolo del capoluogo siciliano e del suo indotto.

La nota della Dia, infatti, sottolinea come dalle indagini sarebbero emerse “rilevanti attività economiche dell’organizzazione mafiosa facente capo al clan dei Galatolo". Il sequestro interesserebbe, in modo diretto o indiretto, soggetti considerati vicini alla famiglia, e tutti titolari di stand al mercato ortofrutticolo.[MORE]

Questi, secondo l'accusa, riuscivano a prestabilire il prezzo dei prodotti, a cui tutti dovevano uniformarsi, controllandone anche importazione ed esportazione verso la Sicilia orientale, ed i principali mercati del centro Italia. Il tutto, pare, grazie anche ai servizi offerti dalla cooperativa “Carovana Santa Rosalia”, operante nella compravendita di merce, trasporto e vendita di cassette di legno e materiale di imballaggio.

Le indagini si sono avvalse di dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, ed hanno preso spunto anche da indagini condotte dalla magistratura di Napoli nel 2010, in cui era coinvolto un fratello del boss Totò Riina, e che riguardavano il trasporto da e per i mercati ortofrutticoli delle zone di Fondi, Aversa, Parete, Trentola Ducenta e Giugliano verso quelli del Sud Italia.

(Foto dal sito livesicilia.it)

Katia Portovenero


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