Palermo, picchiato e rapinato in casa il parroco dello zen
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PALERMO, 28 DICEMBRE – La polizia ha effettuato un blitz nel quartiere Zen di Palermo, dopo che all'alba di ieri il parroco di San Giovanni Apostolo, Miguel Pertini, nipote dell'ex presidente della Repubblica, è stato picchiato e rapinato nell'abitazione della canonica. L’aggressione è avvenuta intorno alle 5, quando i malviventi, a volto coperto, hanno aggredito il sacerdote colpendolo alla testa per farsi consegnare il denaro. [MORE]
I poliziotti, con l’ausilio delle unità cinofile e dei Vigili del fuoco, stanno cercando di risalire ai quattro banditi che hanno portato via 300 euro in valuta argentina e 100 euro in contanti. Sono state perquisite decine di abitazioni di detenuti ai domiciliari, sorvegliati speciali e semplici pregiudicati; così come un centinaio di box, spesso utilizzati nel quartiere nord di Palermo come ripostigli per droga e armi.
Durante l'operazione sono state sequestrate un centinaio di cartucce di vario calibro (38 special, 357 magnum, 9x21, 7,65) un fucile giocattolo modificato, 30 stecche di hashish e decine di dosi di cocaina ed eroina.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il questore Guido Longo hanno espresso la propria solidarietà a Don Miguel Pertini.
«La vile aggressione di cui è stato vittima padre Pertini con la sua famiglia nella parrocchia di San Filippo Neri, nel quartiere Zen, è un fatto gravissimo che segna un salto di qualità per violenza e contenuto – ha detto Orlando - L’impegno di padre Pertini, in prima fila con al fianco l’amministrazione, ha evidentemente dato fastidio e dà fastidio a quanti per anni hanno avuto il controllo sul territorio e oggi hanno perso terreno Il Comune è e sarà sempre a fianco di padre Pertini e di tutti coloro che allo Zen lavorano ogni giorno per costruire un futuro migliore per quel quartiere, che significa un futuro migliore per tutta Palermo».
[foto: cataniatopnews]
Antonella Sica