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Palermo, gang sale sul bus e picchiano un giovane. L'autista: «Ci sono linee impossibili»

Giovanni Maria Elia
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Palermo, gang sale sul bus e picchiano un giovane. L'autista: «Ci sono linee impossibili»
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PALERMO, 9 MARZO 2014 - Ennesimo episodio di violenza sugli autobus di linea del capoluogo siciliano. Tutto è successo ieri sera quando quattro ragazzi sono saliti sul bus 246 dell’Amat in via del Vespro, zona Policlinico, e dopo aver fatto scendere con la forza un ragazzo, lo hanno picchiato dinanzi tre atterriti passeggeri e l’autista.

Una vera e propria spedizione punitiva nei confronti della vittima rea di aver commesso in maniera inopportuna uno scippo. Tanta la paura per i passeggeri in quel momento presenti e l’autista, il quale ha così raccontato l’episodio: «è stato terribile inizialmente pensavo che ce l’avessero con me. Soprattutto il sabato succede di tutto ci sono linee oramai diventate impossibili. I quattro saliti sull’autobus erano tutti giovanissimi. “Non dovevi farlo e per questo ora paghi. Quello scippo non lo dovevi fare. Finalmente ti abbiamo trovato. Hanno gridato al ragazzo. E così abbiamo chiamato la polizia».

Tuttavia non appena sentite le sirene delle forze dell’ordine la baby gang si è dileguata e anche il ragazzo picchiato si è dato alla fuga.[MORE]

Come detto non è la prima volta che gli autobus di linea cittadini diventano spazio franco per i violenti. Soltanto tre settimane un controllore è stato aggredito da un passeggero trovato sprovvisto di biglietto. Per tale ragione i conducenti dell’Amat sono sempre più preoccupati e lanciano l’ennesimo grido d’allarme: «Non se ne può più – affermano – rischiamo quotidianamente di finire nel mirino di gente che non conosce limiti, di ragazzi che pensano di non rischiare nulla. È una giungla. Vi invitiamo a trascorrere una serata con noi, a vedere cosa succede a bordo. Chiedere il ticket ormai è diventato un rischio. È il nostro dovere – concludono – ma quando torniamo a casa sani e salvi dobbiamo ritenerci fortunati».

(Immagine da blogsicilia.it)

Giovanni Maria Elia

 

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Scritto da Giovanni Maria Elia

Giornalista di InfoOggi

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