Padova, sindaco Bitonci apre un fondo per rimpatrio immigrati
Politica Veneto

Padova, sindaco Bitonci apre un fondo per rimpatrio immigrati

sabato 13 dicembre, 2014

PADOVA, 13 DICEMBRE 2014 – La nuova iniziativa del sindaco di Padova, Massimo Bitonci, è quella di istituire un conto corrente, un fondo con cui pagare un biglietto di sola andata agli immigrati comunitari, prevalentemente romeni, che decideranno di rientrare nel loro Paese d'origine. Il  “Fondo per il sostegno al rimpatrio” è stato approvato formalmente dalla giunta comunale e sarà aperto presso l'istituto di credito che funge da “tesoriere comunale”, senza oneri per il comune, come previsto nel caso di raccolta fondi a scopo umanitario e di solidarietà.  Proprio il sindaco leghista è stato il primo a contribuire alla raccolta fondi, e commenta così l'iniziativa: “Non saranno i contribuenti a pagare ma chiunque, esclusivamente a proprio titolo, vorrà contribuire al rientro degli immigrati comunitari che vivono a Padova. Io contribuirò personalmente con un versamento e, con me, anche gli assessori. Ciascun padovano sarà libero di interpretare questa iniziativa come crede”.   [MORE]

I fondi raccolti, però, potranno essere utilizzati esclusivamente a favore di quegli immigrati che, intenzionati a tornare in patria, si impegneranno ad abbandonare appartamenti pubblici o privati occupati abusivamente, ripulendoli e rendendoli disponibili per l'utilizzo. Bitonci ha voluto chiarire che i soldi non saranno donati direttamente agli interessati, ma, caso per caso, si procederà all'acquisto di biglietti nominali, per tratte specifiche e di sola andata.

Gli immigrati che accetteranno tale supporto dovranno firmare un impegno morale a non tornare più, in particolar modo nella città di Padova. “Non si può impedire a uno straniero comunitario di recarsi nel nostro Paese – aggiunge il sindaco -. Si può tuttavia incentivare il rientro di chi, giunto qui pensando di iniziare una vita migliore, sia finito nella miseria, ai margini della società e sopravviva in condizioni disumane e fuori dalla legalità”

Così Bitonci si impegna a risolvere l'emergenza immigrazione e l'occupazione abitativa e ad ora sono sei persone ad aver fatto richiesta del cosiddetto sostegno al rimpatrio: “alla richiesta di due romeni che bivaccavano presso l'ex Foro Boario, se n'è aggiunta un'altra, da parte di quattro loro connazionali. Siamo in contatto con un'associazione benefica – conclude Bitonci - attraverso la quale, verificati i requisiti del caso, consegneremo loro i biglietti nominali per il rientro”.

Le critiche non si sono fatte attendere, sul web e nelle strade del capoluogo veneto, anche da chi ha supportato il leghista Bitonci nelle precedenti iniziative. I dubbi dei cittadini si riferiscono al fatto che non ci sono garanzie, se non un impegno morale, che gli immigrati non ritorneranno poi nelle città italiane, “Penso che nessuno ci creda che dopo non ritornino, ma può essere un tentativo” recita un cittadino sul web, ma altri proprio non sebrano apprezzare “GLI PAGHIAMO IL VIAGGIO PER LE FESTE NATALIZIE “ ed ancora  “Quei soldi spesi, non possono essere donati alle nostre famiglie italiane disagiate?”. Nonostante le critiche Il leghista Bitonci prosegue con il pugno duro contro immigrazione ed illegalità che ha caratterizzato fin'ora la sua amministrazione e, prima, la sua campagna elettorale che recitava "Via da qui!".

(foto da ilGiornale)

 

Samy Dawud

 

 


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