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Santiago del Cile , 7 Dicembre 2011 Singolari ricorsi storici: la causa del decesso di due icone della letteratura e della musica del ventesimo secolo sarebbe analoga, sia pure avvenuta con modalità e finalità ben diverse.[MORE]
Proprio pochi giorni fa, una giuria popolare statunitense ha stabilito che a uccidere nel 2009 la nota pop star Michael Jackson sia stato proprio il dottor Murray, suo medico curante, il quale non avrebbe saputo gestire la somministrazione di vari farmaci antidolorifici al suo assistito.
Ora, sempre in America ma in quella del Sud, in Cile per la precisione, è stato riaperto un processo per individuare, a distanza di trent’anni, se lo stesso sia avvenuto per il poeta Pablo Neruda, ma in questo caso più che di un medico negligente si sarebbe trattato di un medico o infermiere in malafede, probabilmente “prezzolato” dal golpista Pinochet.
Alcuni giorni fa, il partito comunista cileno ha chiesto la riesumazione della salma di Neruda, dopo che un giudice cileno lo scorso giugno aveva riaperto il caso sulle circostanze della morte del Premio Nobel per la Letteratura del 1971.
Il poeta morì 12 giorni dopo il colpo di Stato di Pinochet, e vi sono sempre stati dubbi sulle reali cause del decesso dello “scomodo” poeta ed esponente del partito comunista cileno.
Nelle scorse settimane, sarebbe anche stato ascoltato in Tribunale un testimone-chiave, l'ex segretario di Neruda Manuel Araya, il quale avrebbe dichiarato che al poeta venne somministrata una misteriosa iniezione poche ore prima del decesso, mentre si trovava in ospedale.
Senza queste nefaste iniezioni ,dunque, l’Umanità avrebbe potuto probabilmente godere più a lungo dei versi e della musica dei due grandi artisti, così lontani tra loro per epoca e sensibilità artistica e accomunati forse dalla beffarda natura farmacologica della loro fine.
Rafafele Basile