Oria immigrati e Campo di Accoglienza e Identificazione di Manduria
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Oria (BR), 14 aprile 2011 - L’installazione della tendopoli CAI sulla strada provinciale Oria – Manduria ha provocato una grave situazione che la città di Oria subisce, anche più della stessa Manduria, a causa della maggiore vicinanza geografica della nostra città al campo. Tale congiuntura ha fatto sì che la città di Oria, e la sua popolazione, si siano trovati improvvisamente ad affrontare e sopportare tutta una serie di danni le cui conseguenze[MORE] ricadranno sul territorio a lungo termine, tanto più se si tiene conto che le promesse di rapido smantellamento del campo stesso lasciano in bocca il sapore della ipocrisia.
A fronte di una tale situazione, l’UDC di Oria intende dare il proprio contributo attraverso proposte concrete e non attraverso manifesti politici, di cui in questi giorni si è fatto ampio uso da parte di ogni schieramento e ad ogni livello, che non hanno alcuna utilità se non quella di dispensare parole tanto belle quanto inutili.
Fermo restando il dovere di solidarietà ed accoglienza nei confronti dei bisognosi, che è patrimonio genetico di coloro che si riconoscono nei valori di questo partito, al fine di tutelare sia i diritti umani di coloro che fuggono da situazioni precarie, sia i diritti dei cittadini oritani ai quali è stata, loro malgrado e senza alcun preavviso ed adeguata preparazione, imposta questa nuova condizione, la sezione UDC DI ORIA
CHIEDE CON FORZA AL GOVERNO NAZIONALE E REGIONALE
che gli stessi si attivino concretamente per dare fattiva risposta alla popolazione di Oria attraverso la realizzazione delle seguenti soluzioni e proposte:
1) dichiarare la città di Oria sottoposta allo stato di emergenza umanitaria e conseguentemente predisporre tutti gli interventi relativi, anche in ordine alle possibili agevolazioni fiscali da riconoscere a tutti i cittadini oritani, in conseguenza del grave nocumento che la città sta subendo anche sotto il punto di vista economico.
L’arrivo dei migranti, infatti, data anche la grande eco mediatica, sta fortemente minacciando la stagione turistica, una delle poche fonti di rilancio dell’economia già povera di questo territorio, con gravi conseguenze su tutto il tessuto economico della città.
A tal proposito si ritiene utile e necessario coinvolgere i cittadini e gli esercenti di tutte le categorie merceologiche, attraverso l’istituzione di una assemblea permanente, dando voce ai diretti interessati, al fine di ottenere informazioni sulla reale situazione, sui danni che ne derivano nonché accogliere lamentele ed eventuali proposte per farvi fronte.
2) poiché la nostra città è al momento priva di amministrazione ed il Commissario Prefettizio si trova a gestire una situazione che va certamente oltre i compiti di ordinaria amministrazione che gli sarebbero propri, si propone di affiancare al Commissario Prefettizio un gruppo di esperti provenienti dalla protezione civile, ministero della sanità, ecc. ecc. al fine di garantire il costante monitoraggio della situazione ed un presidio a cui i cittadini possano fare riferimento per ogni esigenza legata alla situazione anomala che stanno vivendo.
3) l’aumento notevole di persone sul territorio sta causando una forte richiesta sanitaria. Tutto ciò in un momento in cui la sanità pugliese si trova ad affrontare una situazione già precaria ed aggravata dalla progressiva diminuzione dei posti letto a causa della programmata chiusura di molti presidi ospedalieri o di reparti in essi esistenti.
Le strutture sanitarie del territorio rischiano il collasso anche a causa della già paventata possibilità di diffusione di malattie infettive per le quali l’unico presidio attrezzato risulta essere l’Ospedale Perrino di Brindisi, il cui reparto specialistico rischia di essere ampiamente insufficiente in caso di epidemie.
L’unica soluzione concreta e possibile per scongiurare anche questo rischio consiste nella installazione di un VERO Ospedale da Campo presso la Tendopoli, adeguatamente attrezzato per far fronte ad ogni esigenza sanitaria, non solo emergenziale, che nella stessa possa verificarsi.
4) si ha notizia che, opportunamente, si stiano effettuando i lavori per l’allacciamento del campo alla rete idrica e fognante per le necessità igieniche. A tal proposito, tenuto conto che nelle zone limitrofe esistono aree densamente abitate (ad esempio C.da Tripoli) ad oggi prive di questi servizi, si chiede che si colga questa occasione – con evidente vantaggio economico per gli enti interessati (Comune, Regione, AQP) - per avviare le opportune procedure al fine di consentire, su richiesta dei proprietari di dette abitazioni, l’allacciamento a tali impianti di fornitura di acqua potabile e di smaltimento delle acque sporche.
5) È evidente che la tendopoli, a differenza di quanto vanamente promesso, dovrà funzionare a lungo termine e continuerà ad essere utilizzata quale centro di smistamento dei migranti che continuano e continueranno ad approdare sulle coste siciliane.
Poiché l’area interessata, come certo ben noto al Ministero della Difesa nella cui disponibilità tale area ricade, è già dotata di strutture murarie, seppur ormai abbandonate e fatiscenti, si chiede e propone che, a cura e spese di detto Dicastero o di ogni altro Dicastero o Ente ritenuti competenti, tali strutture vengano ristrutturate ricavandone degli alloggi dignitosi ed adeguati all’accoglienza degli ospiti del campo, coinvolgendo le imprese locali operanti nel campo dell’edilizia, dell’impiantistica ecc. ecc.
Tale soluzione porterebbe benefici economici all’economia locale, a parziale risarcimento del grave danno che la stessa sta subendo oltre a garantire una accoglienza più adeguata, sicura e confortevole agli ospiti presenti e futuri della odierna raffazzonata tendopoli.
Tali interventi, che presuppongono il coordinamento degli organi Centrali dello Stato con la Regione Puglia e con gli Enti Locali, sono opportuni, necessari ed urgenti al fine di scongiurare ulteriori danni al territorio e placare l’allarme sociale che da questi ultimi deriva.
UDC - UNIONE DI CENTRO SEZIONE DI ORIA