OpenAI e Oracle: maxi accordo da 300 miliardi per l’Intelligenza Artificiale
Un contratto record per la potenza di calcolo e la corsa ai data center
OpenAI ha siglato un accordo storico con Oracle, dal valore di 300 miliardi di dollari in cinque anni, per l’acquisto di potenza di calcolo destinata a sostenere lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA). La notizia, riportata dal Wall Street Journal, segna uno dei più grandi contratti mai firmati nel settore del cloud computing.
Il valore dell’accordo
L’intesa supera di gran lunga l’attuale fatturato della startup guidata da Sam Altman, confermando come la domanda di infrastrutture dedicate all’IA stia raggiungendo livelli senza precedenti.
L’impatto energetico
Il contratto con Oracle richiederà 4,5 gigawatt di capacità energetica, un dato impressionante:
- equivalente alla produzione di oltre due dighe di Hoover;
- sufficiente ad alimentare i consumi di circa 4 milioni di persone.
Perché è importante
Questo investimento testimonia la centralità della potenza di calcolo nello sviluppo di sistemi di IA sempre più avanzati, ma solleva anche interrogativi legati ai costi ambientali e al rischio di una “bolla” tecnologica. Con la crescita vertiginosa dei data center, infatti, le aziende tech sono chiamate a bilanciare innovazione e sostenibilità.
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