Omicidio Yara Gambirasio: uno dei legali rinuncia alla difesa di Massimo Bossetti
Cronaca Lombardia

Omicidio Yara Gambirasio: uno dei legali rinuncia alla difesa di Massimo Bossetti

sabato 6 dicembre, 2014

BERGAMO, 06 DICEMBRE 2014 - Uno dei legali di Massimo Bossetti, accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, ha rinunciato alla difesa del proprio cliente. Ad abbandonare il caso è Silvia Gazzetti, avvocato d'ufficio che era stato assegnato all'uomo non appena venne arrestato.

Si tratta della prima persona che ha ascoltato la versione di Massimo Bossetti e che, successivamente, è stata affiancata da Claudio Salvagni, legale nominato dall'indagato. Secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa, Silvia Gazzetti avrebbe rinunciato al caso per le divergenze con il collega della difesa.[MORE]

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L'avvocato ha dichiarato all'agenzia di stampa Adnkronos: «Non mi riconoscevo più nella linea difensiva decisa dall'avvocato Claudio Salvagni. Per questo ho preferito fare un passo indietro». Inoltre, Silvia Gazzetti ha aggiunto: «Ho cercato in ogni modo di portare avanti la linea difensiva decisa, ma quando mi sono resa conto che le divergenze erano ormai insanabili, ho ritenuto più corretto lasciare».

Nonostante la decisione di rimettere il mandato, l'ex legale di Massimo Bossetti ha specificato: «Conserverò sempre un buon ricordo di questa esperienza. Avrei preferito andare avanti, certo, ma non rinnego nulla di quello che ho fatto. Continuerò a vedere il processo da spettatrice». Sulla posizione di Massimo Bossetti, Silvia Gazzetti ha commentato: «Non so come andrà a finire, ci sono sessanta faldoni da valutare ed è ancora tutto da dimostrare».

Nel comunicato divulgato ieri dall'avvocato, si legge che il mandato è stato rimesso per via di «Inconciliabili posizioni rispetto a quelle espresse dal collega nell'ambito del collegio difensivo, in ordine all'adeguata condotta e alla linea difensiva da sostenere nella piena tutela degli interessi dell'indagato, alla luce delle quali appare ragionevole ritenere non più sussistenti le condizioni idonee a proseguire oltre lo svolgimento di un efficace, proficuo e sereno patrocinio difensivo e tenuto altresì conto dell'approssimarsi di importanti scadenze processuali».

In merito al passo indietro di Silvia Gazzetti, il collega Claudio Salvagni ha spiegato: «Ho il massimo rispetto per la decisione della mia collega, che stimo e rispetto. Ma preferisco non commentare la sua scelta». La difesa, dunque proseguirà senza la presenza dell'avvocato d'ufficio inizialmente assegnato al muratore di Mapello (Bergamo), il quale continua a ribadire la propria innocenza.

(Foto da ilfattoquotidiano.it)

Alessia Malachiti


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