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ROMA- Sul reggiseno e sul corpetto indossati da Simonetta Cesaroni quando fu assassinata, sono state trovate tracce di saliva contenenti Dna che può ricondurre a Raniero Busco, ex fidanzato della vittima. Sono stati i consulenti dell’accusa che, davanti alla III Corte d’Assise, hanno confermato che l’assassino potrebbe essere proprio Busco. [MORE]Secondo la ricostruzione, la violenza sarebbe scattata in seguito al rifiuto da parte della ragazza ad un rapporto sessuale, che avrebbe fatto scatenare l’ira del fidanzato, che prima le avrebbe dato uno schiaffo e poi sarebbe passato all’accoltellamento. L’accusa di omicidio volontario per Busco sarebbe aggravata dalla crudeltà con la quale la Cesaroni è stata brutalmente uccisa.