Roberta Ragusa: non ci sarà il processo a carico del marito, Antonio Logli

venerdì 6 marzo, 2015

PISA, 6 MARZO 2015 - Poco prima delle ore 16.00 il Giudice del Tribunale di Pisa, Giuseppe Laghezza, ha decretato che Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, non verrà processato. Il giudice ha deciso per il non luogo a procedere nei confronti dell'uomo.

La Procura di Pisa accusava l'uomo di omicidio e distruzione di cadavere, chiedendone il rinvio a giudizio. Questo pomeriggio, dopo la decisione del giudice, Antonio Logli è uscito dal tribunale insieme ai suoi avvocati, non rilasciando alcuna dichiarazione ai giornalisti che, fuori dall'edificio, attendevano notizie.[MORE]

Omicidio Robera Ragusa: assolto il marito Antonio Logli

Antonio Logli, dopo aver sporto denuncia ed aver lanciato un appello a "Chi l'ha visto?", programma contattato dal figlio dell'uomo e di Roberta Ragusa, si è chiuso in un lungo silenzio stampa, che è durato tre anni. Inoltre, l'uomo non avrebbe accettato di farsi interrogare durante le indagini per omicidio svolte dalla Procura di Pisa.

Il procuratore Ugo Adinolfi, prima del pensionamento (avvenuto nel Gennaio di quest'anno, n.d.r.), aveva raccolto testimonianze che, tra loro, andavano ad incastarsi, fornendo un quadro che sembrava essere compatibile con quanto avvenuto la notte della scomparsa di Roberta Ragusa. Le dichiarazioni di Loris Gozi, testimone chiave, vennero cristallizzate durante un incidente probatorio. Il giostraio di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) riconobbe Antonio Logli fuori di casa dopo la mezzanotte, nonostante il marito di Roberta Ragusa indicò che sarebbe a dormire proprio intorno a quell'orario. Loris Gozi vide anche un uomo ed una donna litigare, udendo un forte rumore prima del silenzio.

Non appena venne scovato il testimone, i giornalisti mantennero il riserbo sulla sua identità e sui luoghi da lui indicati, ma secondo la Procura di Pisa, Antonio Logli, pur non avendo udito dettagli dalla stampa, si sarebbe recato proprio nel punto in cui Loris Gozi vide i due soggetti litigare. Gli inquirenti si sono domandati come potesse conoscere, Antonio Logli, il punto preciso indicato a loro da Loris Gozi. Sempre secondo la Procura di Pisa, lì il marito di Roberta Ragusa avrebbe effettuato delle prove di visibilità. Il testimone ha anche riferito che la mattina seguente alla scomparsa della donna, Antonio Logli si sarebbe recato presso la sua abitazione chiedendo ai Gozi se avessero visto Roberta Ragusa, domanda che, secondo gli inquirenti, non fece agli altri abitanti di Gello di San Giuliano Terme (Pisa).

Dopo il pensionamento di Ugo Adinolfi, le indagini sono passate al procuratore facente funzioni di Pisa, Antonio Giaconi. Quest'ultimo, poco prima dell’ingresso in tribunale, avrebbe dichiarato, in merito ad Antonio Logli: «Portava avanti da molti anni una relazione clandestina con un’amante che era una persona intima della moglie e ciò dimostra la sua capacità di simulare e dire menzogne».

Secondo la Procura di Pisa, che ha ipotizzato l'omicidio di Roberta Ragusa, la motivazione che avrebbe spinto Antonio Logli ad uccidere la moglie sarebbe stata legata a questioni economiche. Il sospetto era infatti quello secondo cui Antonio Logli, nel tentativo di evitare che un divorzio gli causasse perdita di beni e denaro, avrebbe compiuto l'assassinio. Il procuratore facente funzioni di Pisa, Antonio Giaconi, ha spiegato: «Si è tolto di mezzo una persona scomoda nel momento in cui ha capito che una separazione gli avrebbe fatto perdere tutto: la casa coniugale, i soldi, i figli e forse anche il lavoro. È in questo contesto che è maturato l’omicidio e questo è quello che ho spiegato al gup».

I risultati delle indagini svolte dalla Procura di Pisa, però, non hanno convinto il giudice Giuseppe Laghezza, il quale ha fermato i procedimenti a carico di Antonio Logli, il quale non sarà quindi rinviato a giudizio.

(foto:tiscali)

Filomena I. Gaudioso

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