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TERNI, 15 MARZO 2015 – Le esequie di David Raggi, il ventisettenne che lo scorso giovedì notte ha perso la vita dopo essere stato colpito alla carotide con il collo di una bottiglia rotta dal maghrebino Amine Aassoul (29 anni), si terranno martedì prossimo 17 marzo alle 15.00 nel Duomo di Terni, per consentire alla comunità intera di dire addio al giovane scomparso tragicamente.[MORE]
«Voglio ringraziare tutta la città per la fiaccolata. A mio fratello sarebbe piaciuta tantissimo. Sono sicuro che da lassù sarà stato felice», con queste parole Diego, il fratello della vittima, ha commentato la fioccolata organizzata il 13 sera da amici e concittadini per le vie di Terni in segno di solidarietà e vicinanza alla famiglia. Era presente anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo, che ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali.
In una nota, il primo cittadino ha osservato: «Terni, nella giornata drammatica segnata dalla morte assurda di David Raggi, ha saputo, ancora una volta, lanciare al Paese un messaggio di maturità e civiltà». «Un corteo silenzioso - ha aggiunto, in merito alla faccolata -, fatto di amici, conoscenti di David, tanti giovani, intere famiglie con bambini, rappresentanti delle istituzioni e delle tante realtà che contribuiscono a rendere viva la città. Un corteo nel quale si sentiva lo sgomento, l’incredulità, la rabbia per quanto accaduto, per una violenza cieca e priva di alcuna giustificazione. Una moltitudine che ha voluto testimoniare una richiesta impellente di giustizia».
Le parole del vescovo di Terni-Narni-Amelia, padre Giuseppe Piemontese: «Tutta la comunità cittadina e diocesana piange per la morte di David Raggi, un giovane che aveva davanti una vita ricca di promesse.La morte è sempre un mistero, ma quella di David facciamo ancora più fatica a comprenderla, perché un innocente è caduto prematuramente e vittima di violenza inspiegabile. Un delitto assurdo e inutile causato più che da cattiveria, dalla superficialità e dall’incoscienza provocate da una mente annebbiata da alcool e forse droga. In questi momenti le parole servono a poco.
Occorre stringersi intorno alla famiglia con l'affetto e con la preghiera, per essere ad essa di conforto e sostegno in quest’ora di dolore e di prova. Nessuno si lasci invadere né alimenti sentimenti di vendetta o intolleranza, che prolungano la catena di violenze e sofferenze e che non servono a lenire il dolore né a ridarci David. Piuttosto ognuno, se è credente, preghi il buon Dio per il conforto dei familiari di David e per la conversione dei violenti.
Tutti si adoperino con responsabilità per rendere più vivibile la nostra città, individuando ed eliminando le cause di tanto disagio e di tante sofferenze».
Domenico Carelli
(Foto: metropolinotizie.it)