Omicidio Loris Stival, Veronica: ''Mio suocero lo ha strangolato con un cavetto Usb''
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SANTA CROCE CAMERINA (RAGUSA), 26 SETTEMBRE 2016 – Questa mattina, nel corso dell’udienza per il processo sul delitto di Santa Croce Camerina, Veronica Panarello, madre del piccolo Loris e ritenuta responsabile dell’omicidio del bambino, ha continuato a puntare il dito contro il suocero Andrea Stival, con il quale la donna ha dichiarato di aver avuto una relazione. [MORE]
Nel corso dell’udienza, Veronica ha dichiarato: "Loris ha visto quello che non doveva vedere, voleva raccontare tutto a mio marito, negli ultimi giorni era nervosissimo. Me lo ha ripetuto anche quel sabato mattina quando faceva i capricci per andare a scuola. Per questo l'ho fatto rimanere a casa. Ma non l'ho ucciso io, è stato Andrea".
"Andrea –ha proseguito Veronica– mi ha ordinato di legare i polsi di Loris, io sono andata a prendere una fascetta elettrica e l'ho fatto. Poi ho ricevuto la telefonata di mio marito e sono andata di là. Quando sono tornata Andrea gli aveva già stretto un cavo Usb al collo e Loris era paonazzo e non respirava più. E io l'ho solo aiutato a portarlo via". La Panarello ha poi concluso, dichiarando: "Voglio essere punita, ma non è giusto che per questo delitto paghi solo io, che non ho ucciso mio figlio. Chi deve pagare con me è mio suocero, è lui che ha strangolato Loris".
Andrea Stival, presente in aula insieme al suo legale nel corso dell’udienza, ha così commentato quando dichiarato dall’ormai ex nuora all’interno del tribunale di Ragusa: "Non mi importa di ciò che ha detto Veronica, mi importa solo del bambino e di una famiglia che deve ritrovare dignità e pace di fronte a questo terribile lutto”.
Elisa Lepone