Omicidio Loris, oggi la sentenza. L'avvocato della Panarello: "E' pronta a qualsiasi sentenza"
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RAGUSA, 17 OTTOBRE - Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris Stival ucciso a Santa Croce Camerina il 29 novembre 2014 il cui corpo fu trovato in fondo ad un canalone, rischia 30 anni di carcere. Oggi, verrà emessa la sentenza: la Procura ha chiesto 30 anni di reclusione per la Panarello, accusata di omicidio premeditato e di occultamente di cadavere.
"Veronica Panarello è pronta da sempre a qualsiasi sentenza. Certo, non è serena perché sta affrontando un momento particolare e un'ansia normale per questi casi. Non riusciamo a fare alcun tipo di previsione perché è un processo particolare e siamo aperti a ogni soluzione". Così si è espresso Francesco Villardita, l'avvocato difensore della donna, in carcere ormai da 22 mesi.[MORE]
Il penalista, nel corso dell'arringa dedicata alla difesa, aveva chiesto l'assoluzione per la sua assistita, affermando che "la prova che Loris sia stato ucciso da Veronica Panarello non c'è". La donna, nei mesi scorsi, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee accusando il nonno paterno del piccolo Loris di essere l'autore del delitto, compiuto per evitare che il bimbo rivelasse a suo padre di aver visto la madre Veronica in atteggiamenti inequivocabili con il suocero. Stando all'ultima versione fornita dalla Panarello, lei avrebbe avuto una relazione con Andrea Stival, il quale avrebbe ucciso Loris strangolandolo con un cavetto usb dopo averle chiesto di legargli i polsi con delle fascette elettriche. Secondo quanto dichiarato da Veronica, i due insieme poi sarebbero andati a disfarsi del corpo del bambino nel canalone.
Luigi Cacciatori
Immagine da lanotiziagiornale.it