Omicidio Carmela Petrucci: l'assassino era in grado di intendere, ma non di volere
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PALERMO, 28 NOVEMBRE 2013 - La diciassettenne Carmela Petrucci è stata uccisa nel mese di Ottobre del 2012, dal ventitreenne Salvatore Caruso. Durante l'agguato, avvenuto a Palermo, nell'androne del palazzo di residenza dell'adolescente, venne ferita la sorella, Lucia Petrucci.
Salvatore Caurso ha assassinato la diciassettenne accoltellandola, ma il suo obiettivo era la ex fidanzata Lucia. Carmela era infatti intervenuta per difendere la sorella, perdendo così la vita. L'omicida è stato arrestato poche ore dopo l'assassinio e gli inquirenti sono anche riusciti a strappargli una confessione.[MORE]
Il profilo psicologico di Salvatore Caruso mette in luce il fatto che, il giovane assassino, era in grado di intendere, quel 19 Ottobre del 2012, ma non era in grado di volere. La psicologa Giovanna Manna, nominata dal giudice, ha evidenziato che «La sua volontà al momento del delitto era dominata da pensieri paranoici ed era in vigore la parte impulsiva, esplosiva della sua personalità».
La perizia psicologica potrebbe quindi essere sfruttata dalla difesa di Salvatore Caruso, il quale potrebbe ottenere un notevole sconto della pena, proprio per via del fatto che, al momento dell'omicidio, era «Parzialmente incapace».
(Immagine da tgcom24.mediaset.it)
Alessia Malachiti