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FERMO - L'omicida di Emmanuel Chidi Namdi, Amedeo Mancini, durante un interrogatorio analitico sottopostogli successivamente agli arresti dai sostituti procuratori Mirko Monti e Francesca Perlini, ha affermato di "non appartenere a nessun movimento politico, di non disprezzare altre razze e di non aver avuto la volontà di uccidere". L'accusa che penderebbe sul trentaseienne resterebbe quella di omicidio preterintenzionale aggravato da finalità razzista.
Amedeo Mancini secondo il suo legale sarebbe "molto dispiaciuto" e sarebbe "pentito delle parole dette alla moglie di Emmanuel". Tra gli insulti espressi dall'uomo verso la moglie di Emmanuel non sarebbero mancate espressioni facilmente interpretabili come razziste. [MORE]
Secondo le indiscrezioni, l'uomo sarebbe stato noto in città per le sue idee di estrema destra e per una spiccata ostilità nei confronti degli immigrati e di persone di colore.
Monsignor Vicinio Albanesi ha riferito che l'uomo non sarebbe stato nuovo ad insulti razzisti e a risse: "Chiama ‘scimmia’ tutti gli africani" (insulto che l'omicida avrebbe rivolto anche alla moglie di Emmanuel).
Sempre Monsignor Albanesi metterebbe in guardia nei confronti del razzismo e dell'intolleranza asserendo: "C’è un brutto clima, fino adesso troppo sottovalutato".
(Foto da youtube.com)
Riccardo Rusconi