Nuova Zelanda, estratte 900 tonnellate di carburante dalla Rena
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TAURANGA, 28 OTTOBRE 2011 - Sono riprese nelle scorse ore, dopo essere state interrotte a causa del maltempo, le operazioni di salvataggio a bordo della Rena, la nave porta-container incagliatasi tre settimane fa nella barriera corallina Astrolabe Reef, nei pressi della città costiera di Tauranga. Sono quasi 900 le tonnellate di carburante estratte fino a questo momento dai soccorritori, i quali hanno fatto sapere di aver già svuotato due dei cinque serbatoi presenti sulla nave.[MORE]
«Considerate le condizioni della Rena» ha dichiarato Kenny Crawford, direttore dell'unità di salvataggio, lo svuotamento dei due serbatoi è una «tappa importante» nelle operazioni di soccorso. Altri due serbatoi dovrebbero essere completamente svuotati entro la serata di domani. Qualche problema in più sembra esserci, invece, per il quinto serbatoio, per il quale comunque si stanno facendo progressi rispetto ai giorni successivi all'incidente. Questo quinto serbatoio, infatti, si trova sott'acqua e i sommozzatori sono attualmente a lavoro per creare un'intercapedine che permetta di isolarne l'ingresso. Una volta completata questa operazione, l'acqua attualmente presente sarà pompata all'esterno e potranno cominciare anche i lavori di estrazione del carburante. Il lavoro è molto complesso poiché, come ha dichiarato lo stesso Crawford, «i sommozzatori stanno lavorando tra l'acqua oleosa e con poca luce».
In seguito all'incidente dello scorso 5 ottobre, 350 tonnellate di petrolio erano fuoriuscite dalla nave e molte di queste si erano andate a depositare sulle spiagge della costa della Bay of Plenty. Da molte delle spiagge i detriti sono già stati rimossi, ma i lavori di pulizia continuano anche in queste ore, grazie anche al contributo di centinaia di volontari. La fuoriuscita di petrolio ha già comportato la moria di diversi animali. Alcune delle isole che si trovano nei pressi del luogo dove è avvenuto l'incidente sono, infatti, rifugio per la fauna selvatica. Sono circa 1300 gli esemplari di uccelli trovati morti, mentre altri 400, alcuni dei quali ricoperti di petrolio, sono stati messi in salvo all'interno di un centro per la protezione della fauna.
Nelle scorse ore la città di Tauranga ha assistito ad un altro incidente marittimo, questa volta fortunatamente senza conseguenze. La Shelde Trader, una nave di 130 metri, ha urtato le rocce mentre lasciava il porto della città. Sia la nave che l'equipaggio non hanno subito alcun danno, ma la paura che si verificasse un altro incidente simile a quello accaduto all'inizio di ottobre è stata comunque elevata e ha spinto il partito dei Verdi a chiedere a gran voce un'inchiesta non solo su quanto accaduto alla Rena, ma in generale sulla condizione del trasporto marittimo neozelandese. «È fantastico sapere che non c'è stata alcuna fuoriuscita di petrolio, che non ci sono feriti e che si è trattato di un incidente relativamente minore - ha dichiarato Gareth Hughes, membro del Green Party - ma solleva comunque alcune preoccupazioni, con due incidenti in circa un mese in uno dei porti più trafficati della Nuova Zelanda».
Serena Casu