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ROMA, 09 AGOSTO 2011 – Siamo alla vigilia della notte del 10 agosto. La notte in cui, ogni anno, gli italiani nel mondo scrutano il cielo nella speranza di cogliere con lo sguardo una stella cadente ed esprimere un desiderio. Nonostante la spiegazione scientifica del suddetto fenomeno astrologico ci dica che ciò è dovuto al passaggio, all'interno dell'orbita visiva terrestre, degli asteroidi della costellazione Perseo (detti appunto Perseidi), l’animo umano ha preferito dare a tale evento un’accezione poetica. Infatti, secondo la tradizione, questa è la notte dedicata al martirio di San Lorenzo, dal III secolo sepolto nell'omonima basilica a Roma. [MORE]
In particolare, la leggenda vuole che le stelle cadenti siano le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio, che vaghino eternamente nei cieli, e scendano sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì.
Tuttavia, tornando alla spiegazione astrologica, come afferma Elena Lazzaretto, astronoma dell'Inaf, l'Istituto nazionale di atrofisica, "Si pensa che la notte delle stelle cadenti sia il 10 agosto perché è la notte del mito di S. Lorenzo, però, astronomicamente parlando, i giorni migliori per vedere lo spettacolo sono il 12 e il 13. Quelle che nella tradizione popolare vengono definite 'lacrime' o 'stelle cadenti', altro non sono infatti che piccoli frammenti residui di una cometa".
L’astronoma continua spiegando che "La Swift Tuttle, questo il nome della cometa scoperta nel 1862, percorrendo la propria orbita, lascia nel corso del suo tragitto dei detriti. La terra in questi giorni entra in una sorta di grande regione, dove ci sono appunto questi frammenti: è come se passassimo dentro una nuvola fatta dei residui lasciati lì dalla cometa".
Purtroppo, come ha evidenziato la Lazzaretto, quest’anno gl’italiani sono sfortunati perchè “la luna piena del 13 ci disturberà parecchio. La luce ci impedirà di osservare bene il fenomeno, ma non bisogna scoraggiarsi: si può cominciare a guardare il cielo dal 7 agosto e continuare verso metà mese".
Ciò vuol dire che gl’italiani avranno meno occazioni per esprimere un desiderio, come tradizione vuole. E sul fatto che vedere le 'stelle cadenti' sia segno di buon auspicio, la stessa astronoma, ne sottolinea l'eccezionalità e la rarità, "Il fenomeno è così veloce che non tutti riescono a vederlo, bisogna considerarsi fortunati quando ci si riesce".
Pertanto, felilce “Notte di San Lorenzo” a tutti, tenendo sempre presente che:
“Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella..
Se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo..
Se stai guardando il cielo è perché credi ancora in qualcosa..”
(Bob Marley)
Rosy Merola