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NEW YORK, 4 DICEMBRE 2014 - Dopo Ferguson e Cleveland, esplode la protesta contro la violenza sui neri anche a New York. Obama: «A volte la legge non è equa». Il sindaco de Blasio: «Questa è una brutta giornata» [MORE]
Sono state migliaia, le persone scese in strada a New York per protestare contro la decisione di non incriminare il poliziotto bianco, Daniel Pantaleo, che lo scorso 17 luglio aveva ucciso il 43enne nero disarmato Eric Garner. L'uomo era stato stato fermato dalla polizia a Staten Island perché sospettato della vendita di sigarette di contrabbando e durante il tentativo di arresto ne era scaturita una colluttazione. L'agente aveva afferrato Garner alla gola nonostante quest'ultimo continuasse a ripetere di non riuscire a respirare. Un caso di violenza eccessiva dunque ma considerata "nell’ambito delle sue consegne" dal Grand Juri convocato a Staten Island.
In serata ha voluto esprimere il suo disappunto anche il presidente Obama: «Siamo di fronte a un problema che riguarda tutta l’America. In questo Paese fino a quando non tutti saranno trattati in maniera uguale davanti alla legge questo sarà un problema. E il mio compito come presidente è di risolverlo.
Il sindaco di New York Bill de Blasio poi, ha annullato ogni impegno e ha invitato i manifestanti a protestare in maniera pacifica: «Questa - ha dichiarato - è una brutta giornata», ricordando come lui stesso in passato abbia messo in guardia il figlio Dante, mulatto, dal pericolo di scontrarsi con i poliziotti.
Ora il dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti fa sapere che indagherà sul caso per verificare se ci siano state violazione dei diritti civili di Garner.