Neuropsichiatria Infantile. La mancata sostituzione di Assistenti Sociali può pregiudicarne il servi
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BOVALINO (RC), 16 NOVEMBRE - Prendersi cura delle persone fragili e/o affette da disabilità anche grave è un dovere oltre che morale anche e soprattutto civile e sociale, dovere che non può essere in nessun caso trascurato o, peggio ancora, negato. In particolare, parliamo del servizio NPI (Neuropsichiatria Infantile) che si occupa di una condizione patologica grave sofferta da diversi ragazzi e che necessita, quindi, di un adeguato supporto fisico e morale. Questo tipo di attività richiede interventi programmati effettuati in collaborazione con i Servizi Sociali, le Scuole, il Tribunale dei Minori, il Tribunale Civile e Penale, i Servizi sanitari Ospedalieri e delle Aziende Sanitarie Locali. Tale servizio è presente anche a Bovalino (Rc) presso la struttura che ospita il Consultorio Familiare ed altri servizi sanitari di primaria importanza, una struttura complessa dov'è possibile rivolgersi per soddisfare esigenze patologiche che influiscono in maniera determinante sulla vita delle persone di ogni fascia d'età. L'attività della NPI è garantita attraverso l'opera di due Neuropsichiatri che sono presenti nella struttura e che ricevono nei giorni settimanali prestabiliti. Ciò che è invece, attualmente, a forte rischio è il servizio svolto dall'equipe multidisciplinare che si occupa dell'attività di inserimento scolastico e conseguente certificazione per gli alunni che lamentano disabilità. Il servizio, a causa della mancanza di Assistenti Sociali (andati di recente in pensione), rischia di essere fornito solo in maniera parziale e per questo è indispensabile provvedere con urgenza alla loro sostituzione rendendo così il servizio di neuropsichiatria completo. E’ stato comunque evidenziato che la responsabile della struttura sanitaria bovalinese aveva già comunicato, all’Asp Provinciale di Reggio Calabria, la necessità di avere al più presto disponibili i sostituti delle Assistenti Sociali andate in quiescenza ma, purtroppo, fino ad oggi ancora nessuna risposta è pervenuta al competente ufficio. In caso contrario si rischia di assistere ad un'altra spoliazione sanitaria come avvenuto nell'ottobre 2015 con lo spostamento del Distretto Socio-Sanitario Sud da Bovalino a Locri, spostamento che ha trasferito di conseguenza anche le competenze in qualità di Comune capofila. Ricordiamo che negli anni passati, in questo polo sanitario era nato l'importante "servizio vaccini", un servizio che soddisfava le esigenze di un vastissimo numero di pazienti provenienti da tutto il territorio della provincia jonica reggina e che improvvisamente è stato spostato in altro luogo.
Tutto sembra far parte di un preciso disegno strategico che vuole radere al suolo la sanità pubblica e togliere al cittadino la possibilità di potersi curare adeguatamente, o quanto meno di poter usufruire dei servizi minimi essenziali che servono a garantire un minimo livello di civiltà. E’ proprio il caso, quindi, che almeno gli organi Istituzionali del territorio preposti alla salvaguardia della salute pubblica, si diano una mossa…eppure veloce! ed ottemperino nel breve termine alla obbligatorietà di una legge che non può essere disattesa per cavilli burocratici perché, purtroppo, a farne le spese sulla propria pelle non sono cittadini normali ma persone che vivono una condizione particolare e che pertanto devono essere seguite e tutelate senza se e senza ma.
Pasquale Rosaci