Ndrangheta: per i medici indagati decisive le dichiarazioni dei pentiti
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- Catanzaro, 12 mag. - Le indagini dei Carabieniri, cordinate dalle Dda di Catanzaro e reggio calabria, che hanno portato all'emissione di 7 avvisi di garanzia a carico di altrettanti medici sospettati di aver redatto false perizie sullo stato di salute di alcuni boss, sono basate su attivita' di intercettazione telefonica ed ambientale e di accertamento documentale, ma anche sulle dichiarazioni rese da tre pentiti.[MORE] Si tratta di persone legate alla cosca Forastefano, divenute collaboratori di giustizia nel corso del 2010. Si tratta di Lucia Bariova, ex convivente di Vincenzo Forastefano, Salvatore Lione, gia' reggente della cosca Forastefano e Samuele Lovato,pure legato ai Forastefano, il quale, avendo trascorso un lungo periodo di ricovero presso una delle cliniche al centro delle indagini ha potuto fornire un importante contributo. Per la Dda presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, l'operazione odierna costituisce l'ulteriore sviluppo delle indagini del Ros dei Carabinieri sulla cosca Pelle di San Luca che nei mesi scorsi avevano gia' portato all'esecuzione di un provvedimento di fermo a carico di alcuni importanti affiliati. Il fermo si era reso necessario per arginare le reiterate fughe di notizie sulla maxi operazione "Il crimine", conclusa dall'Arma lo scorso 13 luglio con l'arresto di oltre 300 persone. Nellon stesso contesto, ulteriori filoni investigativi avevano riguardato docenti, impiegati e studenti dell'Universita' di Reggio Calabria indagati per falsita' ideologica, truffa aggravata ed altri delitti, per collusioni con la cosca Pelle, nonche' il condizionamento delle elezioni amministrative del 29 e 30 marzo 2010, esercitato dal capo cosca Giuseppe Pelle al quale si sarebbero rivolti alcuni candidati, che per questo motivo erano stati arrestati il 21 dicembre 2010. Si tratta do Santi Zappala', poi eletto Consigliere regionale della Calabria, Francesco iaria e Liliana Aiello, non eletti.Per la Dda di Catanzaro, secondo quanto si apprende, l'operazione di oggi rappresenta un approfondimento sulle collusioni della 'ndrangheta nel settore sanitario, frutto di importanti indagini condotte dal Ros Carabinieri negli ultimi anni. Tra queste, l'operazione "Ghibli" contro la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto, grazie alla quale erano stati arrestati oltre 20 esponenti di vertice della cosca, recentemente tutti condannati, ed emera emersa la collusione con la 'ndrina degli Arena anche di alcuni imprenditori, di un carabiniere e di un avvocato, recentemente condannato proprio per tale motivo, e le indagini "Omnia" e "Timpone Rosso" che hanno colpito le cosche degli zingari ed i Forastefano. Nell'ambito di queste ultime due indagini,, nei mesi scorsi il Ros Carabinieri aveva arrestato i latitanti Nicola acri e Salvatore galluzzi, catturati rispettivamente a Bologna lo scorso mese di novembre, ed a Vigevano nel febbraio di quest'anno.Per la Dda di Catanzaro, secondo quanto si apprende, l'operazione di oggi rappresenta un approfondimento sulle collusioni della 'ndrangheta nel settore sanitario, frutto di importanti indagini condotte dal Ros Carabinieri negli ultimi anni. Tra queste, l'operazione "Ghibli" contro la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto, grazie alla quale erano stati arrestati oltre 20 esponenti di vertice della cosca, recentemente tutti condannati, ed emera emersa la collusione con la 'ndrina degli Arena anche di alcuni imprenditori, di un carabiniere e di un avvocato, recentemente condannato proprio per tale motivo, e le indagini "Omnia" e "Timpone Rosso" che hanno colpito le cosche degli zingari ed i Forastefano. Nell'ambito di queste ultime due indagini,, nei mesi scorsi il Ros Carabinieri aveva arrestato i latitanti Nicola acri e Salvatore galluzzi, catturati rispettivamente a Bologna lo scorso mese di novembre, ed a Vigevano nel febbraio di quest'anno.