Ndrangheta: operazione Thomas, torna libero ex direttore banca
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CROTONE, 11 FEB - Sono stati rimessi in libertà Ottavio Rizzuto e Rosario Lerose, l'ingegnere e l'imprenditore di Cutro arrestati il 15 gennaio scorso nell'ambito dell'operazione "Thomas" coordinata dalla Dda di Catanzaro.
Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Catanzaro che ha annullato le ordinanza di custodia cautelare emesse nei loro confronti dal gip di Catanzaro su richiesta della Dda. Rizzuto, dopo l'arresto, si trovava ai domiciliari su disposizione del gip, mentre Lerose era già libero in quanto lo stesso gip aveva revocato l'arresto disponendo il divieto di dimora in Calabria. Rizzuto era stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Crotone con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. A Rizzuto è contestato di aver agevolato la cosca Grande Aracri di Cutro affidando una serie di appalti all'azienda di Rosario Lerose considerata vicino al clan quando, dal 2010 al 2014 ha diretto l'ufficio tecnico del Comune di Cutro. Rizzuto, che fino all'arresto era presidente del Consiglio di amministrazione della Banca di credito cooperativo Crotonese, è stato considerato dalla Dda contiguo alla cosca anche perché lui stesso lo avrebbe affermato in una conversazione intercetta. Al riguardo, gli avvocati Tiziano Saporito e Sandro Furfaro, nella memoria difensiva hanno sostenuto che Rizzuto non usa mai il termine contiguità ed hanno parlato di omissioni ed errori tra il testo trascritto dalla Pg e il testo integrale delle conversazioni intercettate che modificherebbero il senso del discorso. Per la posizione di Lerose, il difensore, l'avvocato Mario Nigro, ha depositato una serie di sentenze del Tar e del Consiglio di Stato su ricorsi presentati dallo stesso imprenditore contro il Comune di Cutro che, a suo avviso, dimostrano come gli appalti siano stati ottenuti legittimamente e senza alcun favore da parte delle cosche o di Rizzuto.