'Ndrangheta: Dia confisca beni a esponente cosca Aquino e al clan Tripodi
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30 DICEMBRE 2015 - di un imprenditore operante nei settori edilizio, immobiliare e alberghiero, ritenuto contiguo agli Aquino, una delle cosche storiche del versante ionico della provincia. Il valore del patrimonio, stimato in circa 21 milioni di euro, e' costituito da alcune societa', numerosi immobili e vari rapporti finanziari. [MORE]
I dettagli dell'attivita' saranno illustrati nell'ambito di una conferenza stampa presieduta dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, che si terra' alle 10,30 presso la sede del centro operativo DIA di Reggio Calabria.
E' B. V., 57enne di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria, l'imprenditore attivo nei settori edilizio, immobiliare ed alberghiero, destinatario del decreto di sequestro e confisca di beni emesso dal Tribunale Sezione misure di prevenzione ed eseguito dal Centro operativo Dia di Reggio Calabria. Verdiglione, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari, e' ritenuto dagli inquirenti colluso con la cosca di 'ndrangheta Aquino, attiva sul versante jonico reggino. L'imprenditore e' stato coinvolto in due operazioni di polizia giudiziaria coordinate dalla Direzione distrettuale di Reggio Calabria. Nell'ambito dell'operazione "Cinque Stelle" V. e' stato rinviato a giudizio per trasferimento fraudolento di valori, aggravato dal metodo mafioso, nonche' perche' avrebbe assunto la fittizia titolarita' della Coninvest Srl, societa' proprietaria di un hotel a Roccella Jonica.
Nell'ambito dell'operazione "Metropolis", invece, l'accusa per Verdiglione e' di concorso esterno in associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori, anche questi aggravati dal metodo mafioso. Il provvedimento di sequestro e confisca trae origine dalle indagini di natura economico-patrimoniale sviluppate dalla Dia, dalle quali sarebbe emersa la sproporzione tra il patrimonio riconducibile all'imprenditore e la sua capacita' reddituale. Il patrimonio e' stimato in circa 21 milioni di euro, ed e' costituito da 5 societa', 56 immobili, quote di altri 66 immobili ad uso aziendale e rapporti finanziari. Tra i beni colpiti vi sono appartamenti ubicati nel reggino e a Roma, e una villa seicentesca d notevole interesse storico-artistico, villa Alicastro, ubicata a Roccella Jonica. Il Tribunale ha sottoposto V. alla sorveglianza speciale per 3 anni e 6 mesi, con obbligo di soggiorno. Nel corso del 2015 l'attivita' della Dia di Reggio Calabria ha portato complessivamente alla confisca di beni per complessivi oltre 415 milioni di euro.
Confiscati beni per 40 mln riconducibili a clan Tripodi
carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia, insieme alla guardia di finanza del capoluogo stanno eseguendo un provvedimento che dispone la confisca di beni per 40 milioni di euro, riconducibili al clan Tripodi di Vibo Marina, frazione Porto Salvo, considerata l'ala economico imprenditoriale della cosca egemone dei 'Mancuso' di Limbadi, nonche' la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per gli esponenti apicali del sodalizio e di alcuni sodali (cinque detenuti e uno libero).
La confisca dei beni per 37 milioni di euro dl clan Tripodi di Vibo Marina Portosalvo e' stata eseguita in provincia di Vibo Valentia, a Roma, Milano, Bologna, Monza, Padova e Messina nell'ambito dell'operazione denominata "Libra money" in cui a suo tempo sono gia' stati contestati agli indagati i reati di associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione, illecita detenzione di arma comune da sparo e frode nelle pubbliche forniture (reati aggravati dalle modalita' mafiose.
Il provvedimento riguarda tra l'altro, 13 aziende, tra cui alcuni bar e ristoranti nel centro di Roma ed in provincia di Milano ed imprese edili operanti in Milano, Padova, Roma e Vibo Valentia, quote di societa' operanti in provincia di Bologna, Roma e Vibo Valentia, 31 immobili, di cui 10 fabbricati di pregio in Milano e Roma e 21 terreni ubicati in parte in provincia di Roma ed in parte in quella di Vibo Valentia, 13 tra automezzi industriali ed autoveicoli, Il valore complessivo dei beni confiscati ammonta a circa 37 milioni di euro. L'operazione pone il sigillo finale ad una complessa e prolungata attivita' investigativa, che ha permesso di accertare l'operativita' della cosca "Tripodi", ricostruendone le attivita' illecite nell'arco temporale 2006 - 2012, le dinamiche interne ed esterne, nonche' i variegati interessi.(Agi)