‘Ndrangheta, confisca di beni e sorveglianza speciale per imprenditore collegato alla cosca Bellocco
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‘Ndrangheta, confisca di beni e sorveglianza speciale per imprenditore collegato alla cosca Bellocco

venerdì 20 settembre, 2024

REGGIO CALABRIA – Un imprenditore 56enne, Francesco Morano, conosciuto come Gianfranco, è stato sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e a confisca di beni per un valore stimato di circa 200 mila euro.
Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) reggina, coordinata dal procuratore capo f.f. Giuseppe Lombardo, ed eseguito dai finanzieri dei comandi provinciali di Reggio Calabria e Firenze, con il supporto dello Scico.


L’imprenditore, originario di Taurianova, è ritenuto vicino alla cosca “Bellocco” di Rosarno.
La sua figura criminale è emersa nel corso di diverse operazioni antimafia, tra cui “Magma”, “Erba di Grace” e “Buenaventura”, condotte rispettivamente dal Gico di Reggio Calabria e Firenze, sotto la supervisione delle Dda di Reggio Calabria e Firenze.


Un passato segnato da condanne

Morano è stato condannato a seguito dell’operazione “Magma” del novembre 2019, che ha portato all’esecuzione di 45 provvedimenti cautelari, per traffico internazionale di stupefacenti.
Nell’ambito dell’operazione “Erba di Grace”, ha ricevuto una condanna in secondo grado a 4 anni di reclusione per traffico di droga.
Infine, per l’operazione “Buenaventura”, è stato condannato in primo grado a 8 anni di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Quest’ultima condanna riguarda un credito usuraio con tassi di interesse superiori al 66% annuo, estorto a un imprenditore del senese attivo nel settore tessile.


Confisca di beni per sproporzione patrimoniale

A marzo 2023 è stato disposto il sequestro dei beni di Morano, poiché ritenuti sproporzionati rispetto alle sue capacità reddituali.
Successivamente, il Tribunale ha applicato la misura patrimoniale della confisca, comprendente una ditta individuale con relativo patrimonio aziendale, un’imbarcazione destinata alla pesca lunga circa 16 metri, tre autoveicoli, un fabbricato e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 200 mila euro.


Sinergia tra le Dda di Reggio Calabria e Firenze

L’operazione, che ha visto una stretta collaborazione tra la Dda reggina e quella fiorentina, ha confermato l’efficacia delle indagini economico-patrimoniali nel contrastare le attività illecite e il reinvestimento di capitali criminali da parte della ‘ndrangheta.


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