'Ndrangheta: Caselli "non rozzi pastori ma criminali raffinati"

Redazione
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TORINO, 12 LUGLIO 2013 - Gli affiliati della 'ndrangheta non sono "rozzi pastori" ma persone che utilizzano "conoscenze tecnico-giuridiche piuttosto raffinate". Lo ha detto il procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli illustrando l'operazione "Tutto in famiglia" che ha portato questa mattina all'esecuzione di 7 misure cautelari, di cui sono destinatari anche due 'ndranghetisti gia' condannati nell'ambito del proceso Minotauro, cioe' Pietro Paolo e Vincenzo Portolesi.

"Questa terza operazione, dopo quelle denominate Minotauro e Colpo di Coda - ha affermato Caselli - e' particolarmente significativa perche' da' la misura di come, quando si tratta di 'ndrangheta e dintorni, non si abbia a che fare con rozzi pastori illetterati: sempre piu' si ha a che fare con persone capaci di piegare ai propri interessi criminali gli istituti giuridici del nostro sistema ordinamentale con scaltrezza e utilizzando conoscenze tecnico-giuridiche piuttosto raffinate". "Tutti lo dovrebbero sapere - ha aggiunto Caselli - ma qualcuno tende ancora a dimenticarlo o addirittura a negarlo. Altro che rozzi pastori: si tratta di personaggi dal punto di vista criminale raffinati e molto capaci".[MORE]

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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