Naufragio Cutro, il sindacato CSA-Cisal al fianco dei lavoratori della Protezione civile regionale
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Sulla spiaggia di Steccato di Cutro, due settimane dopo il tragico naufragio del barcone carico di migranti, le ricerche dei corpi dei dispersi continuano. Alle attività partecipa anche la Protezione civile regionale.
Donne e uomini instancabili, impegnati in una corsa drammatica contro il tempo dal giorno della strage. 87 le vittime accertate al momento, un bilancio che è destinato a crescere. E loro sono lì a fare tutto il possibile, scavando anche a mani nude. Instancabili lavoratori a cui nella giornata di venerdì ha fatto visita il dirigente sindacale del CSA-Cisal, Gianluca Tedesco.
"Questi dipendenti rendono orgogliosa l'intera Amministrazione regionale per la dedizione e la forza di volontà che stanno dimostrando sul campo a fronte di una tragedia epocale. Pur se impegnati ormai da parecchi giorni in condizioni tutt'altro che agevoli, il loro spirito di sacrificio non è minimamente intaccato. Meritano un plauso speciale", ha affermato Gianluca Tedesco.
"La visita dei luoghi in cui si è verificato un fatto storico è veramente toccante - ha aggiunto il dirigente sindacale -. La presenza e la costanza nell'attività di ricerca dei superstiti da parte dei lavoratori della Prociv dà l'idea dell'evento epocale che si è verificato a Steccato di Cutro. Questi encomiabili lavoratori stanno tentando di restituire dignità a povere persone fuggite da situazione di disagio. A loro, così come ai volontari intervenuti in questi giorni, dovrebbe essere assegnata una medaglia d'oro per l'umanità dimostrata in questa circostanza".