Napolitano: "Bisogna contrastare l'estremismo, è una minaccia reale"
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ROMA, 04 NOVEMBRE 2014 – Sono in corso oggi a Roma, all’Altare della Patria, le celebrazioni della Giornata delle Forze Armate e del Giorno dell'Unità Nazionale. Alla cerimonia di celebrazione hanno presenziato Pietro Grasso, Presidente del Senato, Le della Camera, Laura Boldrini, Presidente della Camera, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
Prima di partire alla volta di Piazza Venezia, il Capo dello Stato ha espresso in un messaggio l'importanza di contrastare le nuove forme di estremismo e di violenza che rischiano di infiltrarsi in Europa e, in particolare, in Italia. «Questa mattina, in raccoglimento ai piedi del sacello del Milite Ignoto, renderò omaggio ai caduti di tutte le guerre e a coloro che, in questi anni, hanno perso la vita per la sicurezza e la pace. In un mondo che manifesta tensioni e instabilità crescenti - ha sostenuto Napolitano - si vanno affermando nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire anche l'Europa, e l'Italia in particolare, infiltrandone gradualmente le società. E' una minaccia reale, anche militare, che, insieme all'Unione Europea e alla Nato, dobbiamo essere pronti a prevenire e contrastare».
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L’occupante del Colle ha proseguito, asserendo che: «È questa una nuova, grande sfida affidata alle Forze Armate italiane in perfetta coerenza e sinergia con la Carta costituzionale e gli statuti delle Istituzioni di cui il nostro Paese è membro. L'Italia vuole quindi essere in grado di operare con sempre maggiore efficacia nel settore della sicurezza e della difesa, attraverso la leva moltiplicatrice dell'integrazione europea e delle organizzazioni internazionali». Ha poi proseguito il Presidente della Repubblica, sostenendo che «il Libro Bianco in elaborazione, di previsto completamento entro l'anno in corso, dovrà determinare un deciso cambio di rotta anche sul piano culturale e dell'innovazione e costituire valida premessa per l'avvio di un profondo processo di razionalizzazione e di integrazione dello strumento militare».
Napolitano ha poi concluso, affermando che l'Italia «fa assoluto affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per l'affermazione della pace e della giustizia nel mondo, condizione essenziale per la libertà dalla guerra e la prosperità della nostra democrazia».
(foto www.formiche.net)
Elisa Lepone