Napoli: violentano 15enne in spiaggia, lei li individua tramite Facebook
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NAPOLI, 20 LUGLIO - È accaduto allo “scoglione” di Marechiaro, in pieno giorno, la domenica del 28 maggio scorso: una ragazzina di quindici anni è stata stuprata da un diciassettenne e da due sedicenni, di Capodichino e Forcella, adesso accusati di violenza sessuale di gruppo. Il pubblico ministero della procura dei Minori, Francesco Cerullo, ha intanto chiesto al gip di ascoltare la vittima nel corso di un incidente probatorio. [MORE]
Le prime indagini le ha portate avanti, con coraggio, proprio la vittima della violenza. La ragazzina ha usato Facebook per risalire all'identità degli aggressori: nomi e volti, a supporto di un racconto crudo e sconvolgente che è stato consegnato ai carabinieri. Il pm ha disposto la ricognizione dei tre giovani da parte della quindicenne, dopo aver interrogato la ragazza alla presenza del giudice, degli psicologi e dell'avvocato dei ragazzi indagati.
Ieri invece uno degli indagati, un sedicenne di Forcella che nella vita fa il barista e che la vittima ha indicato come l'unico con il quale è stata costretta ad avere un rapporto sessuale completo, è stato sottoposto al tampone salivare per il Dna. Sarà confrontato con residui di liquidi trovati sul e nel corpo della quindicenne.
Dalle indagini pare essere emerso che i tre protagonisti dello stupro si conoscessero sin da bambini e che avessero un amico in comune nel gruppo della ragazza presa di mira. Quella domenica una parola, una battuta, qualche bibita fredda e poi l'invito a spostarsi per ripararsi dalla calura. La quindicenne accetta, poi il branco scatena la propria follia. Sembrerebbe che due dei tre aguzzini (di Capodichino) l'abbiano denudata, mentre il ragazzo di Forcella abbia poi consumato un rapporto sessuale completo con la giovane.
Claudio Canzone
Fonte foto: vulturenews.net