Napoli, venti di crisi: rabbia De Laurentiis e Benitez traballa
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NAPOLI, 22 SETTEMBRE 2014 - Tre punti in tre gare. Questo l’amaro e ancor più povero bilancio del Napoli dopo le prime tre giornate di campionato. Non succedeva dalla stagione 2009-10 quando all’ombra del Vesuvio sedeva Donadoni che, caso vuole, venne poi esonerato con al suo posto Mazzarri.
Vecchie storie per un Napoli che, negli ultimi anni, ha navigato a gonfie vele in acque ben più splendenti e di certo più tranquille. Già, tranquillità. La stessa che adesso sembra essere scomparsa nello spogliatoio partenopeo, specie dopo l’ultima sconfitta contro l’Udinese.
Ma la disfatta del Friuli mette sul piano degli imputati, senza se e senza ma, Rafael Benitez. La scelta del tecnico spagnolo di effettuare un ampio turnover (dopo sole 3 giornate era davvero necessario?) si è rivelata controproducente e del tutto sbagliata. Risultato: squadra senza verve, priva di idee e incapace di offendere. Ma guai a parlare di crisi con Benitez: «Non siamo in crisi – ha affermato il tecnico a fine gara – parliamo di una squadra che paga i propri errori. È accaduto contro il Chievo, oggi abbiamo fatto meno tiri ma abbiamo la qualità per reagire già contro il Palermo. Dobbiamo dimostrare di non meritare questa classifica».[MORE]
Tuttavia, i timori in “Casa Napoli” aumentano come la rabbia del patron De Laurentiis (non è da escludere un faccia a faccia tra tecnico e presidente) ed il mal di pancia di Higuain, visibilmente nervoso a fine gara. Ma anche su questo tema chiedere un parere a “Don Raffaé” è irrisorio: «Nervosismo di De Laurentiis e di Higuain? Sono entrato nello spogliatoio – ha affermato Benitez – e non ho visto nulla, Higuain era col dottore. Tutti siamo arrabbiati per il ko, eravamo in controllo della gara ma è mancata cattiveria in attacco». Sarà pur così, ma adesso il Napoli targato Benitez dovrà suonare ben altra musica.
(Immagine da stopandgoal.net)
Giovanni Maria Elia