Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
NAPOLI, 18 FEBBRAIO – Un nuovo scandalo nel mondo clericale. Di fronte al cardinale Crescenzio Sepe – arcivescovo di Napoli – è arrivato un caso che ha destato molto scalpore, quello che riguarderebbe un parroco napoletano, accusato di aver adescato giovani tramite Facebook con il fine di partecipare a festini gay.
Uno dei giovani che dichiarano di essere stati contattati dal prete ha 28 anni e ha fornito alcuni dettagli su un metodo, che verrebbe utilizzato da numerosi parroci, che prevede la partecipazione ad una specifica chat online per organizzare gli “eventi” della perdizione. Il ragazzo, intervistato da Il Mattino, rende noto che per alcune prestazioni sessuali vi sia stato anche un pagamento in denaro da parte del parroco, corrispondente a circa 20-30 euro. Ha inoltre, svelato che gli incontri avvenivano almeno due o tre volte al mese, all’interno anche dell’abitazione del prete napoletano. Ad oggi il rapporto tra i due si sarebbe interrotto da diversi mesi - quattro o cinque – per decisione del ragazzo, che sostiene che il parroco fosse diventato insistente e fastidioso. Questo, tuttavia, non limita la stima del giovane nei confronti dell’”uomo di Chiesa”, definito una persona gentile, affettuosa e rassicurante.
Nella sede della Curia arcivescovile partenopea è arrivato un vero e proprio dossier su cui dovrà essere fatta chiarezza, perché sembra che attività di questo tipo non siano, in alcuni ambienti specifici, casi estremi limitati a pochi individui, ma che sia una vera e propria abitudine di gruppi di frati e sacerdoti. Nel frattempo il cardinale Sepe non ha ancora voluto esprimersi riguardo a questa vicenda.[MORE]
Carlo Giontella
Immagine da napoli.repubblica.it