Napoli: non accetta la sorella gay, la sperona e la uccide
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NAPOLI, 13 SETTEMBRE - “Volevo darle una lezione, non ucciderla. Ma era stata infettata”, così ha dichiarato agli inquirenti di Castello di Cisterna (NA) Antonio Gaglione, 25 anni, fermato dai carabinieri per omicidio preterintenzionale e violenza privata aggravata dall'omofobia ai danni della sorella Maria Paola (22 anni) .
Maria Paola Gaglione, viaggiava sulla provinciale Cairano-Acerra su uno scooter con a bordo la compagna trans (Ciro nata di sesso femminile), quando sono state raggiunte dal ciclomotore guidato dal fratello Antonio, che tamponando con violenza il mezzo di Paola, lo ha fatto finire fuoristrada. Maria Paola è morta sul colpo, nell’impatto ha urtato contro un tubo per l’irrigazione dei campi che le ha tranciato la gola, mentre la compagna, è rimasta ferita. Malgrado a terra e infortunata, Ciro, è stata picchiata dal giovane che l’ha incolpata di aver plagiato la sorella. Sul posto sono giunti i carabinieri della caserma di Acerra e i sanitari del 118 che hanno trasportato la ragazza ferita in ospedale, le sue condizioni non sono gravi.
Sul fatto indagano il pm Patrizia Mucciaccito coordinata dal procuratore Laura Triassi. In un primo momento, gli inquirenti avevano considerato per ipotesi l'accusa di "morte in conseguenza di un altro reato", poi modificata in omicidio preterintenzionale. Ora passa tutto al vaglio del giudice che dovrà decidere sulla convalida alla presenza dell'avvocato difensore dell'indagato. L'udienza è fissata per domani.
Luigi Palumbo