Napoli, la riunione sul sito di compostaggio a Scampia si trasforma in rissa
Cronaca Campania

Napoli, la riunione sul sito di compostaggio a Scampia si trasforma in rissa

giovedì 5 febbraio, 2015

NAPOLI,5 FEBBRAIO 2015 – Sono volate parole grosse nella sala Pignatelli al terzo piano di Palazzo San Giacomo, dove si è tenuta la riunione della Consulta Ambiente tra cittadini e Comune di Napoli, per discutere della delicata questione dell’impianto di compostaggio che dovrebbe sorgere nel quartiere di Scampia. [MORE]


A presiedere la riunione è il vice sindaco Tommaso Sodano. Presenti diversi cittadini contrari all’impianto e i comitati, alcuni a favore, come quelli del Gridas e della Rete Commons, e altri no.


“Siamo anche d’accordo a costruire un sito di compostaggio per aumentare la differenziata, ma perché a Scampia? Perché in un territorio devastato mediaticamente e fisicamente?”, esclama qualcuno dal pubblico.


A questo punto prende la parola Lino Chimenti, rappresentante dei comitati “pro compostaggio”, e la situazione inizia a degenerare. “A patto che tutto venga fatto secondo la legge e senza arrecare danno alla cittadinanza, le nostre associazioni non possono opporsi ad un ciclo virtuoso dei rifiuti che preveda un impianto di compostaggio”, dice Chimenti.
Nell’udire queste parole, il vice presidente della VIII Municipalità, Ludovico Di Maio, esponente di centro destra, si infiamma: “Ma che stai dicendo? Ma tu chi sei? Rappresenti 5 persone! Io sono la Municipalità ed io difendo il territorio”. L’assemblea pubblica viene sospesa e ne deriva un guazzabuglio generale: consiglieri della municipalità di Scampia contro i rappresentanti delle associazioni e contro i rappresentanti dell’amministrazione comunale.


I toni si fanno ancora più accesi quando il pubblico, giustamente indignato dalla zuffa tra i politici, grida: “Vergogna! vergogna!”. Ciro Esposito, consigliere di municipalità, risponde: “Vergognatevi voi! voi non siete di Scampia!”; poi rincara la dose e, rivolgendosi all’animatrice del centro sociale Gridas, Mirella Pignataro, vedova dell’artista di strada Felice Pignataro, dice: “Tuo marito non l’avrebbe accettato il sito!”. “Non ti permettere nemmeno di nominarlo!”, controbatte seccata la Pignataro.
Esposito non si placa e attacca anche Sodano. Quest’ultimo riesce a riprendere la parola solo dopo 40 minuti di disordine generale.
Una volta calmatesi le acque, i Comitati “pro compostaggio” hanno chiesto al Comune un osservatorio per il monitoraggio del sito e di mettersi all’opera anche per la risoluzione di altri problemi urgenti del quartiere: lo spostamento del campo Rom e l’apertura dello svincolo dell’asse mediano. Le associazioni contrarie, invece, hanno ribadito con forza la propria posizione, sostenendo che Scampia ha già troppi problemi e non ne servono altri.


(fonte: fanpage.it)


[foto: napolitime.it]

Antonella Sica
 


Autore
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