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Napoli: furti seriali all'ospedale Cardarelli

Marcella Cerciello
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Napoli: furti seriali all'ospedale Cardarelli
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NAPOLI, 11 APRILE 2013 - Nelle ultime 48 ore è scattato l’allarme furti all’ospedale Cardarelli di Napoli.

A scomparire misteriosamente sono stati vestiti ed altri oggetti di uso personale di proprietà dei dipendenti dell’ospedale, lasciati negli appositi armadietti degli spogliatoi, situati nel padiglione A della cittadella ospedaliera.

A volte ad essere rubati erano giubotti, scarpe e altri accessori, altre volte, erano camici e divise destinate al personale.[MORE]

Gli operatori sanitari, sono state vittime di tali furti durante le ore di lavoro, quando gli armadietti erano colmi di roba e facilmente accessibili. A parlare di questa seccante situazione è stato un infermiere di 39 anni, che si è rivolto ai carabinieri per denunciare questi furti seriali: <<spariti gli abiti di ricambio. A fine turno, per tornare a casa, sono stato persino costretto ad attraversare la città in sella allo scooter, sfoggiando i vestiti e i calzari utilizzati in corsia>>.

L’infermiere ha aggiunto che il suo armadietto è stato forzato più di una volta e che venerdì scorso, quando non era in servizio, una guardia giurata gli ha comunicato il furto di due divise, domenica invece, gli sono state sottratte le scarpe Nike e il giubbotto Tucano.

Nel fare denuncia il giovane infermiere ha sottolineato che questi episodi di furto non sono casi isolati: <<Sono stati divelti anche altri armadietti e quindi anche altri miei colleghi sono stati derubati. A uno di loro, ad esempio, hanno preso gli occhiali, a un altro pure le scarpe>>.

Il padiglione A, dove risiedono gli armadietti si trova al piano meno uno, in una zona dell’ospedale isolata, accessibile anche da un ingresso secondario. La paura di tutti gli operatori sanitari è quella di essere aggrediti nei sotterranei dell’ospedale dai ladri in azione: <<la porta dello spogliatoi ha un dispositivo di chiusura guasto da diversi mesi e anche dopo le diverse segnalazioni verbali alla direzione del presidio del padiglione e alle guardie giurate competenti per la vigilanza. Il più grande motivo di preoccupazione è che qualcuno di noi, se deve tornare negli spogliatoi durante il turno di lavoro, per cambiare la divisa o per qualunque altra ragione, possa imbattersi nei malviventi all’opera e rischiare di essere aggredito. Urlare nei sotterranei credo potrebbe non bastare ad attirare l’attenzione. Con martello e cacciavite l’altro giorno ho fatto un gran rumore per blindare il mio armadietto: nulla è accaduto>>.

A questa difficile situazione si aggiunge anche la lettera del manager Rocco Granata per richiamare l’attenzione sul problema delle carenze d’organico. Granata ha già fissato un incontro in Regione che <<trasmetterà agli organi competenti un elenco dettagliato delle attività e dei servizi che saranno ridotti o sospesi a tutela dei pazienti e degli operatori>>.

Infine, allo scopo di risolvere questa emergenza il consigliere regionale Antonio Marciano ha inviato una nota al presidente della commissione sanità, Michele Schiano di Visconti per sollecitarlo a convocare in audizione i vertici del Cardarelli con i rappresentanti dei lavoratori.

<<Credo sia doveroso da parte del Consiglio regionale offrire ascolto a chi è in prima linea, nell’interesse generale della comunità, e sostenere insieme un’iniziativa tanto forte presso il governo nazionale affinché possa garantire al Cardarelli e alle tante aziende in difficoltà il numero adeguato di risorse professionali>> ha precisato il consigliere Marciano nella missiva.

[Fonte: Ilmattino]

Marcella Cerciello

 


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Scritto da Marcella Cerciello

Giornalista di InfoOggi

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