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Napoli: falso allarme bomba a Poggioreale, dove era atteso Giorgio Napolitano

Alessia Malachiti
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Napoli: falso allarme bomba a Poggioreale, dove era atteso Giorgio Napolitano
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NAPOLI, 28 SETTEMBRE 2013 - In mattinata, è stato lanciato l'allarme per una presunta bomba colllocata davanti al carcere Poggioreale di Napoli, dove era atteso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A destare sospetto, è stata un'autovettura, nello specifico una Clio Verde.

Il mezzo risulta essere stato rubato e presenterebbe una targa contraffatta. Situata davanti al carcere, l'automobile è stata oggetto di preoccupazione da parte delle autorità, che hanno interpellato gli artificieri al fine di accertare che non vi fosse esplosivo all'interno.[MORE]

Il controllo è avvenuto in tempi celeri e non sono stati trovati ordigni collegati alla vettura. Rientrato l'allarme, le attenzioni si concentrano ora sulla visita del presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano, giunto a Poggioreale, ha invitato il parlamento a valutare l'ipotesi di proclamare l'indulto e l'amnistia.

«Pongo al parlamento l'interrogativo se non ritenga di dover prendere in considerazione la necessità di un provvedimento di clemenza, di indulto e amnistia. E' un provvedimento che non può prendere d'autorità il presidente della Repubblica, che non ne ha i poteri, e che non può prendere il governo da solo, ma che ha bisogno di un consenso molto ampio del parlamento. Occorre una maggioranza di due-terzi, ma questo non è un freno a esaminare fino in fondo necessità e la possibilità di questo provvedimento se si è convinti». Queste le parole di Giorgio Napolitano, durante la visita al carcere napoletano di Poggioreale, divulgate dall'agenzia di stampa Agi.

(Immagine da lettera43.it)

Alessia Malachiti

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Scritto da Alessia Malachiti

Giornalista di InfoOggi

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