Muore a 83 anni Gerardo D'Ambrosio: fu il procuratore capo nel caso Mani Pulite
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ROMA, 30 MARZO 2014 - E' morto oggi, a 83 anni, Gerardo D'Ambrosio. Balzato alle cronache come uno dei leader della squadra di Mani Pulite (con Antonio Di Pietro), D'Ambrosio è morto in ospedale. Aveva subìto un trapianto di cuore negli anni Novanta.
Nel 1957 D'Ambrosio inizia a farsi strada alla Procura di Milano: gli vengono affidati incarichi importanti e casi che sconvolgono l'opinione pubblica, come la strage di Piazza Fontana. Nel 1989, parte la carriera come procuratore e da lì inizia a indagare sui rapporti poco chiari nelle pubbliche amministrazioni.[MORE]
Il lavoro eccellente svolto con il team di giudici del caso Mani Pulite lo mette sotto i riflettori: gli occhi puntati, però, non incidono nella sua attività, tanto che nel 1999 diventa Procuratore Capo a Milano. Per motivi di età, nel 2002 lascia la carriera nella magistratura, iniziando però quella politica con gli ex DS poi PD.
Anche il suo profilo politico viene molto apprezzato, tanto da consentirgli un posto di rilievo alla Regione Lombardia. Il suo ruolo più recente in politica legato a doppio filo alla sua esperienza in magistratura: nel 2008 è componente della commissione Giustizia al Senato.
Un doppio ruolo per questo procuratore che ha segnato la storia italiana degli ultimi 40 anni. Una figura di spicco, che oggi lascia i familiari e gli esponenti del mondo politico sgomenti.
Fonte: Il Messaggero
Annarita Faggioni