Muoiono sull'A4 a soli vent'anni, lutto nel mondo della pallanuoto
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BRESCIA, 7 MARZO - Due giovani promesse della pallanuoto, Francesco Damonte e Niccolò Morena, sono morti in un tragico incidente sulla A4, all'altezza di Ospitaletto. I giovani, poco più che vent'enni, erano a bordo dell' auto di un loro amico, salvo per miracolo, e viaggiavano per tornare da una serata di svago. L' incidente che ha causato anche cinque feriti coinvolgendo sei veicoli.[MORE]
"Per la nostra squadra e per la nostra società… è un momento dolorosissimo. Siamo davvero rimasti sconvolti da questa notizia. Erano due ragazzi davvero molto in gamba, delle vere promesse della pallanuoto." L'allenatore della prima squadra in cui giocavano i due ragazzi, Claudio Mistrangelo. E a ricordarli è anche Alessandro Campagna, ct azzurro della pallanuoto e campione olimpico con il Settebello ai Giochi di Barcellona: "Cercavano di intraprendere una carriera nella pallanuoto dandosi da fare in tutti i modi, bravi a coniugare lo sport con l'università, perché‚ si sa, con il nostro sport un futuro te lo devi comunque assicurare. Non siamo mica come il calcio che a 20 anni guadagnano già un sacco di soldi. Venivano da due belle famiglie in cui si respirava aria di sport e loro credevano nella pallanuoto".
L'incidente in cui sono morti i due giovani pallanuotisti ha commosso l'intero ambiente della pallanuoto, adesso sotto choc: Nicolò Morena e Francesco Damonte giocavano nella Pallanuoto Bergamo, che milita in A2. Erano stati dati in prestito per questa stagione dalla Rari Nantes Savona. Morena aveva iniziato giovanissimo a giocare a pallanuoto come il fratello Tommaso, altro atleta della Rari Nantes. Era suo compagno di squadra anche Francesco Damonte che con il fratello Luca aveva un amore smisurato per la waterpolo, disciplina che aveva portato il padre a diventare allenatore.