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RIMINI, 8 AGOSTO 2011 Quella di San Patrignano è probabilmente la comunità più grande d’Europa per il recupero delle tossicodipendenze. Sorge sulle colline riminesi da oltre trent’anni, ed il suo nome è legato a doppio filo a quello della famiglia Muccioli. Ma ora l’erede del conosciutissimo fondatore Vincenzo, vale a dire suo figlio Andrea Muccioli, ha a deciso di “lasciare”.[MORE]
Muccioli ha formalizzato in un comunicato le proprie “dimissioni” da Responsabile della gestione della Fondazione riminese. Il comunicato è firmato anche da Gianmarco Moratti e Letizia Moratti (quest’ultima ex Sindaco di Milano) i quali svolgono da anni un ruolo di supporto finanziario della struttura.
Quello di San Patrignano è un complesso residenziale in grado di ospitare oltre 1500 ospiti, in genere persone con problemi di droga sulle spalle. La Fondazione porta avanti con i suoi ospiti una serie di attività ( agricole ma non solo) che hanno un peso economico di rilievo. Basti pensare che tra contributi pubblici, donazioni e attività di finanziamento, si arriva a cifre prossime ai trenta milioni di euro di fatturato annuo.
A spingere Muccioli al gesto di “resa”, si dice vi siano proprio alcune divergenze sulla gestione finanziaria tra l’erede del grande (e talvolta controverso) Vincenzo e la famiglia Moratti. Gli interessati comunque smentiscono questa motivazione dell’evento, e Muccioli si trincera dietro non meglio precisati motivi personali. Per la successione al “timone di comando” è probabile una soluzione che ricada su di una personalità già operante nell’ambito della Fondazione.
Raffaele Basile .
nella foto: immagine di repertorio dell'area agricola di S.Patrignano