Muammar Gheddafi convoca attivisti politici. Preoccupazione per la "giornata della collera"!
Estero Lazio

Muammar Gheddafi convoca attivisti politici. Preoccupazione per la "giornata della collera"!

mercoledì 9 febbraio, 2011

BEIRUT- 9 FEBBRAIO 2011 – Inesorabilmente anche la Libia, finora rimasta immune al ciclone di proteste che ha coinvolto la maggior parte dei Paesi Arabi, potrebbe diventare teatro di scontri fra le opposizioni politiche. “La Conferenza Nazionale dell'opposizione libica, piattaforma che raggruppa le principali formazioni critiche del regime del colonnello Muammar Gheddafi, al potere dal 1969, ha convocato per il 17 febbraio una manifestazione di massa in tutta la Libia contro il regime di Tripoli”. [MORE] Questo è quanto riferisce il quotidiano panarabo Ash Sharq al Awsat, confermato ora dalle maggiori testate internazionali. L'appello lanciato in rete per una protesta popolare, la prima nel paese nordafricano, avrebbe creato scompiglio nel governo di Tripoli. È allerta dunque, da parte delle autorità per i possibili rischi connessi alla situazione di caos che potrebbe scatenarsi nel Paese. Per correre ai ripari, da tre giorni, il Colonnello Muammar Gheddafi preoccupato per un possibile rivolta, continuerebbe a convocare giornalisti e attivisti politici per fare il punto della situazione. In particolare, nel corso di un incontro con alcuni giornalisti locali, secondo quanto riferisce il sito libico 'Libya al-Youm', Gheddafi avrebbe espresso preoccupazioni per la protesta, paventando i rischi connessi a una situazione di caos che potrebbe scatenarsi nel Paese. Rivolgendosi in particolar modo ai giovani, che maggiormente prenderanno parte alle proteste, Il Capo del Paese, in carica da 42 anni, critica la tv araba Al-Jazeera, inquanto sostiene che sia ststa proprio questa ad avere incitato la ribellione in Egitto. La Libia ha molto petrolio e pochi abitanti, come l’Arabia Saudita e gli Emirati: quattro milioni contro gli 80 dell’Egitto. Eppure, invece di avere una ricchezza diffusa e prosperare, è ancora arretrata. Purtuttavia, Gheddafi sottolinea che "E' sbagliato prendersela con Hosni Mubarak, che è un uomo povero, non ha neanche i soldi per i suoi vestiti e più volte lo abbiamo aiutato. Quanto sta accadendo in Egitto è tutta opera dei servizi segreti israeliani”. Accuse durissime dunque all'intelligence di Israele, coinvolto a quanto pare anche nell’assassinio del leader di Hamas.
Secondo il quotidiano, infine, le opposizioni avrebbero scelto la data del 17 febbraio prossimo per ricoradare le vittime dell'Intifada scoppiata a Bengasi nel Febbraio 2006.

 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Estero.