Moto, morte Salom: nessun guasto meccanico, telemetria della moto spiega il perché dell'incidente
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BARCELLONA – Il team Stop And Go di Louis Salom, il pilota morto venerdì 3 giugno a seguito di un incidente sul circuito del Montmelò durante le prove liberi della classe Moto2, ha diramato un comunicato stampa dopo aver analizzato la telemetria della moto del centauro spagnolo . [MORE]
Dall’analisi dei dati della telemetria della moto alla curva 12 emerge che a causare l’incidente non sarebbe stato un guasto meccanico ma solo «una frenata di 6 kmh più lenta del suo giro più veloce, a causa di un minore accelerazione in uscita dalla curva 11».
Nella nota, la squadra del pilota deceduto spiega: «Nel corso delle seconde libere Luis Salom ha fatto il suo primo giro stabilendo il suo miglior tempo (1'48.608), prima di rientrare ai box per cambiare la gomma posteriore. Subito dopo Salom è tornato in pista e alla curva 12 è arrivato con un punto di frenata di riferimento 6 chilometri all'ora più lento del suo giro più veloce, che gli ha causato una minore accelerazione in uscita dalla curva 11. Questo rallentamento lo ha portato a frenare 9 metri più avanti per cercare di mantenere la corretta velocità per la curva 12».
«All'ingresso di quella curva – prosegue il comunicato- c'è una irregolarità del terreno sull'asfalto conosciuta da tutti i piloti (»bump«) e il ritardo nella frenata ha fatto sì che Luis mantenesse i freni tirati anche mentre passava sopra questa irregolarità, a differenza di quanto fatto nei giri precedenti in cui aveva invece rilasciato i freni. Tutto questo, unito a una velocità che nel suo miglio giro aveva creato uno stress alla gomma anteriore e al grip perso per l'irregolarità dell'asfalto hanno provocato l'incidente con il tragico epilogo che tutti conosciamo».
[foto: moto.it]
Antonella Sica