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MOSCA, 23 DICEMBRE 2013 - Mikhail Kalashnikov, padre dell’arma che ha causato più morti della bomba di Hiroshima del 1945, è morto quest’oggi all’età di 94 anni. Una delle invenzioni più potenti in assoluto, nome di battesimo AK-47. Il fucile per eccellenza si trova a divenire tutto d’un tratto orfano di chi le diede per così dire “i natali”.
È stato il suo assistente personale poche ore fa a contattare le agenzie di stampa russe che hanno prontamente diffuso la notizia. L’uomo a seguito di gravi problemi di salute in particolar modo cardiaci, lo scorso anno si era ritirato dalla scena lavorativa.
Classe 1919, figlio di deportati in Siberia, quasi per caso (degente in ospedale) mette a punto nel 1947 il suo sofisticato progetto di armeria, in grado di fare fuoco anche dopo il contatto con sabbia, acqua e fango.[MORE]
Più di cento milioni gli esemplari prodotti, un business da miliardi di euro che avrebbe tuttavia potuto fruttargli altri tantissimi zeri se l’avesse brevettato, e invece il rinomato fucile d’assalto gli ha unicamente permesso di vivere una vita senza dubbio agiata insieme alla sua famiglia, ma non smoderatamente nel lusso sfrenato.
(www.ansa.it)
Rosalba Capasso