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Viterbo, 24 Maggio- Luigi Fallico, 59 anni, è morto nella sua cella del carcere di Viterbo, a quanto pare, a causa di un infarto cardiaco. Il medico legale non ha riscontrato segni di violenza sul cadavere dell’ex brigatista. E’ stata disposta l’autopsia, che verrà effettuata nelle prossime 24-48 ore. Stando alle prime ricostruzioni il decesso è avvenuto nella notte, 4 o 5 ore prima della scoperta delle guardie carcerarie, avvenuta alle 9.30.[MORE]
Fallico, soprannominato “il corniciaio” o “il gatto”, era apparso visibilmente provato nell’ultima udienza del 19 maggio dinanzi la Corte d’Assise di Roma. L’avvocato difensore dell’ex brigatista, Caterina Calia, ha lamentato una certa superficialità dei controlli e delle cure nell’infermeria del carcere, sostenendo che, considerato lo stato di salute del suo assistito, occorreva trasferire Luigi Fallico in una struttura ospedaliera adeguata.
Il defunto, era stato arrestato nel corso degli anni ottanta per fiancheggiamento alle Brigate Rosse, ed era finito nuovamente in galera nel 2009, con l'accusa di essere a capo di una cellula terroristica che avrebbe preparato il fallito attentato nel 2006 alla caserma della Folgore a Livorno e di aver ideato quello contro il G8 in programma a La Maddalena e poi spostato a L'Aquila. Secondo gli inquirenti, il nucleo operativo dell’organizzazione terroristica si riuniva nella bottega di Fallico, dove svolgeva il mestiere di corniciaio.
Da quanto emerso dalle indagini, l’accusato aveva avuto legami diretti con Nadia Desdemona Lioce, la brigatista corresponsabile degli omicidi del giuslavorista Marco Biagi, di Massimo D’Antona e del sovrintendente della PolFer Emanuele Petri.
Davide Scaglione