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Tragedia sulla Teleferica: Concluse le Indagini sulla Morte di Margherita Lega
La Procura di Verbania ha chiuso le indagini sull'incidente avvenuto il 4 luglio scorso a Calasca Castiglione, nel Verbano-Cusio-Ossola, che è costato la vita a Margherita Lega, 41 anni. La donna è precipitata nel vuoto mentre caricava i bagagli su una teleferica, diretta con la famiglia in una baita a 940 metri di quota, nell'Alpe Drocala.
Tra gli indagati figurano il titolare della concessione dell’impianto a fune, il presidente dell’associazione che gestisce l’ecovillaggio meta della famiglia Lega e il manovratore della teleferica. A loro carico, il Pubblico Ministero Nicola Mezzina ipotizza il reato di omicidio colposo in concorso.
Impianto Non Regolamentare: Era Autorizzato per Trasportare Legna
L’indagine ha rivelato che la teleferica, autorizzata originariamente per il trasporto di legna e materiali boschivi, operava con una concessione scaduta da oltre sei mesi. L’ultima autorizzazione risaliva al 27 dicembre 2023. Nonostante la destinazione d’uso fosse chiaramente limitata al trasporto di materiali, l’impianto veniva utilizzato per il trasporto di persone e bagagli senza adeguate misure di sicurezza.
Secondo il PM Mezzina, il titolare della concessione avrebbe consentito l’uso della teleferica anche a residenti e visitatori dell’Alpe Drocala, ignorando le norme di sicurezza e i rischi per gli utenti.
Scarsa Visibilità e Assenza di Dispositivi di Sicurezza
Un elemento cruciale dell’inchiesta riguarda le condizioni di visibilità e sicurezza. Il manovratore che azionava il sistema dalla stazione a monte non poteva verificare visivamente la presenza di persone nella zona di partenza, a causa della distanza, della prospettiva sfavorevole e della vegetazione circostante. Inoltre, mancavano dispositivi di segnalazione sonora o visiva che potessero avvertire chiunque si trovasse nelle vicinanze del pericolo imminente.
Un Malinteso Fatale: Gli Eventi che Hanno Preceduto l’Incidente
Poco prima dell’incidente, la vittima e il marito avevano ricevuto istruzioni telefoniche dal loro ospite all’ecovillaggio, il quale aveva suggerito di caricare i bagagli sulla barella della teleferica. Tuttavia, il dispositivo è stato azionato da un’altra persona, uno degli indagati, ignaro della presenza della famiglia. L'uomo intendeva richiamare la barella per utilizzarla, senza verificare se fosse già in uso.
La Procura contesta all’ospite di non aver preso misure per garantire che il sistema fosse bloccato fino al suo arrivo e per non aver verificato che l’impianto rispettasse gli standard di sicurezza. L’uso dell’impianto era di fatto accessibile a chiunque, anche a soggetti non autorizzati e non formati.
Conclusione delle Indagini
La tragica morte di Margherita Lega mette in luce gravi lacune nella gestione dell’impianto e nell’applicazione delle norme di sicurezza. La Procura di Verbania ha chiuso le indagini, aprendo la strada a un possibile processo che dovrà accertare le responsabilità di ciascun indagato.