A Monza arriva il primo supermercato Coop d'Italia autism friendly
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A Monza il primo supermercato d'Italia autism friendly. Progetto Coop Lombardia, l'idea nata da tre mamme.
MILANO, 08 SET - Luci più basse, niente suoni forti, priorità alle casse, personale appositamente formato e immagini che spiegano cosa si trova in ogni corsia: sono alcuni degli accorgimenti adottati dal supermercato Coop di Monza, che aprirà al pubblico il prossimo 10 settembre, per diventare il primo supermercato in Italia "autism friendly", cioè adatto anche alle persone autistiche.
Il progetto, presentato oggi a Monza da Coop Lombardia, è nato dall'idea di tre mamme della onlus Alla3 e ha visto la collaborazione dell'associazione PizzAut. "Nei negozi tradizionali ci sono molte barriere sensoriali per le persone autistiche di qualsiasi età, come le luci o i rumori troppo forti", precisa Camilla Galloni, una delle mamme dell'associazione Alla3. "Ci siamo conosciute in un gruppo di mutuo-aiuto, avendo figli autistici di 5-6 anni, aggiunge Teresa Gullì, un'altra delle tre e, così abbiamo deciso di fondare quest'associazione.
La spinta per quest'ultimo progetto ci è venuta durante il lockdown, in cui ci siamo trovate sole a dover gestire i nostri figli". Da lì poi la presentazione del progetto a Coop Lombardia, che ha deciso di sposarlo. Uno dei punti fermi nella giornata delle persone autistiche è proprio l'uso di immagini semplici per scandire le azioni e seguire una routine.
Così Neshat Asgari, architetto iraniana, in Italia al seguito del marito, ha realizzato i disegni che sono poi stati usati nelle corsie del supermercato, seguendo i criteri della Comunicazione Aumentativa Alternativa (Caa). "Queste sono state sottoposti a neuropsicomotricisti esperti in autismo - racconta Asgari - e ad un'associazione di persone autistiche adulte".
Nel supermercato le persone autistiche e i loro accompagnatori avranno priorità alle casse e all'ingresso riceveranno una mappa del supermercato con questa segnaletica. Tutti i dipendenti sono stati appositamente formati a riconoscere la malattia e favorire la comunicazione con loro. "Speriamo di essere copiati dalle altre catene di supermercati - conclude Alfredo De Bellis, vicepresidente vicario di Coop Lombardia - Noi estenderemo questo modello a tutti gli altri punti in Lombardia".