Mondiali di nuoto, bronzo miracoloso per la Cagnotto
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Mondiali di nuoto, bronzo miracoloso per la Cagnotto

mercoledì 20 luglio, 2011

 SHANGHAI, 20 LUGLIO 2011 - Alle medaglie ci ha abituato ormai da tempo la ventiseienne tuffatrice bolzanina, eppure ogni sua gara rappresenta un concentrato di emozioni che sempre più spesso si tramuta in una meritata medaglia, corredata dalla possibilità di sfoggiare ancora una volta sul podio il suo tenero sorriso lucente.

Tania, negli ultimi anni, da promettente figlia d’arte si è tramutata nell’unica atleta europea in grado di gareggiare con le imbattibili cinesi, soprattutto sul trampolino da 1 metro.[MORE]

A rileggere la gara dai numeri si rischierebbe quindi di incappare nell’errore di scambiare il bronzo conquistato ieri dalla Cagnotto come normale routine.

Eppure la campionessa italiana era stata più volte sul punto di non gareggiare nemmeno: sono infatti trascorsi meno di due mesi da un terribile incidente che l’ha vista coinvolta mentre conduceva il suo motorino. E così, dopo una lunga riflessione, Tania ha deciso di imbarcarsi ugualmente con la spedizione diretta a Shanghai, ma con poche speranze e soprattutto con la pesante zavorra di un polso ancora convalescente dopo la frattura e trenta punti ad un ginocchio.

Le eliminatorie non facevano sperare nulla di buono, con la qualificazione alla finale raggiunta per un soffio: la stessa finale sembrava partire anch’essa sotto cattivi auspici, con un errore evidente nel secondo tuffo.

Tuttavia, proprio a partire dal terzo tuffo, cominciava la spietata rimonta della Cagnotto, entrata inesorabilmente in modalità vincente: vietato sbagliare, vietato pensare al dolore, nessuna distrazione consentita sulla strada verso l’ennesima spettacolare vittoria.

Un bronzo che la ripaga di tanti sacrifici e di tanti pianti scaturiti dalla paura di aver rotto qualcosa in più di un polso con quel maledetto incidente: invece Tania ha dimostrato di nuovo un carattere difficilmente scalfibile, rilanciando la sfida alle cinesi (tanto da rammaricarsi a fine gara per quell’errore al secondo tuffo che le ha impedito di giocarsi fino in fondo una medaglia più prestigiosa).

Per stavolta dovrà accontentarsi, si fa per dire, di stare dietro alle rivali orientali, ma Londra 2012 potrebbe riservare sorprese ben più pregiate di un bronzo per l’Italia dei tuffi.

Chi proprio non riesce a sentirsi appagata è Maria Marconi, finita quarta dietro la compagna di squadra: onore al merito a questa ragazza talentuosa e sempre volenterosa, che ha avuto la sfortuna di emergere nello stesso periodo di una fuoriclasse come la Cagnotto (sempre pronta a raccattare tutte le briciole lasciate dalla cinesi).

Infine celebriamo l’argento nella 10 km di fondo di Martina Grimaldi.

Come al solito, sono le donne dell’acqua a guidare la carica per l’Italia, in attesa della Pellegrini, regina della vasca.

 

Maurizio Grimaldi


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